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CRONACA ESTERA

Aleppo sotto attacco dei jihadisti in Siria, paura per la nuova guerra: l'avanzata delle milizie preoccupa

Siria, si teme lo scoppio di un'altra guerra sanguinosa in Medio Oriente: jihadisti entrano ad Aleppo

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Cresce di nuovo la tensione in Medio Oriente. Stavolta, ad essere teatro di bombardamenti è la Siria, dopo che ad Aleppo forze jihadiste filo-turche sono entrate in città senza trovare opposizione. La vicenda ha immediatamente avuto delle conseguenze, con la Russia e il governo siriano che hanno iniziato a colpire i miliziani. Il Cremlino ha dichiarato che una simile situazione è una “minaccia alla sovranità della Siria”, oltre a sostenere che Damasco deve al più presto ristabilire l’ordine.

Siria, jihadisti entrano ad Aleppo

Aleppo, patrimonio mondiale Unesco, dopo essere stata a lungo contesa durante la guerra siriana, negli ultimi otto anni è rimasta saldamente sotto il controllo di Damasco, grazie anche all’aiuto di Russia e Iran.

Nelle scorse ore si sono verificati raid aerei russi e siriani sulla città di Idlib e sulla sua regione, l’ultima roccaforte dei jihadisti e dei ribelli nel nord-ovest della Siria. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani.

Ribelli siriani ad Aleppo

15mila sfollati e 300 morti, uccisi anche civili

Gli attacchi hanno già provocato circa 300 morti tra i soldati e i miliziani. Colpiti anche alcuni civili, circa una trentina.

Si registrano decessi anche tra donne e bambini. Hanno perso la vita anche quattro studenti della città universitaria di Aleppo, bombardata con l’artiglieria dalle fazioni cooptate da Ankara.

Secondo L’Onu, sono già 15mila i civili sfollati. Quasi certamente nelle prossime ore la stima andrà crescendo.

Nel frattempo il ministero degli Esteri turco ha suggerito alla Siria e alla Russia di porre fine ai bombardamenti aerei. In risposta, il presidente siriano Bashar al Assad ha dichiarato di aver “eliminato centinaia di terroristi”, tra cui parecchi mercenari stranieri.

Si teme lo scoppio di un’altra sanguinosa guerra

I miliziani jihadisti filo-turchi, affiancati dai turcomanni e dagli uiguri dello Xinjang, hanno avuto degli scontri nelle campagne occidentali di Aleppo con gli uomini delle forze governative e con quelli dei loro alleati, tra cui Hezbollah libanesi, sciiti afgani filo-iraniani e Pasdaran iraniani. Tuttavia, dopo essere riusciti a procedere, all’ingresso di Aleppo non hanno riscontrato quasi alcuna resistenza.

“Siamo vostri fratelli! Non abbiate paura!”, hanno rassicurato i vertici delle milizie jihadiste, rivolgendosi ai civili di Aleppo. Il leader dei jihadisti, Abu Muhammad Jolani, capo dell’ex ala di al Qaida in Siria, ha detto ai suoi uomini di rispettare gli abitanti “di tutte le confessioni” religiose.

I jihadisti hanno anche bloccato l’asse viario Damasco-Aleppo, oltre ad aver preso il controllo di circa 60 cittadine e località minori nel nord-ovest della Siria. L’Iran ha fatto sapere che continuerà a sostenere il governo di Bashar al Assad. Si teme che scoppi un’altra polveriera in Medio Oriente.

Fonte foto: ANSA

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