Agricoltori "soddisfatti" del comunicato letto da Amadeus al Festival di Sanremo: "Il messaggio è passato"
Gli agricoltori in protesta in questi giorni a Sanremo si dicono soddisfatti del messaggio letto da Amadeus sul palco dell'Ariston
Gli agricoltori si dicono “soddisfatti” del comunicato letto da Amadeus durante la quarta serata del Festival di Sanremo. Lo spiega un rappresentante del movimento dei trattori all’agenzia di stampa ‘Ansa‘ precisando che “il messaggio è passato” e che non c’è “nessun rimpianto”.
- "Soddisfatti del comunicato letto da Amadeus"
- Le istanze degli agricoltori sul palco dell'Ariston
- Il comunicato letto durante il Festival
“Soddisfatti del comunicato letto da Amadeus”
Come noto, da giorni il movimento dei trattori sta cercando di portare le proprie ragioni sul palco dell’Ariston. Per tutta la giornata di ieri sono arrivate richieste alla Rai e ci sono state ‘trattative’ affinché, durante la serata del Festival, venisse letto un comunicato stampa che rappresentasse tutti.
“Alla fine siamo soddisfatti del comunicato letto da Amadeus“, ha dichiarato all’agenzia di stampa ‘Ansa‘ Fabio Pitzalis, un agricoltore di Guasila, rappresentante sardo del movimento in questi giorni a Sanremo e tra i firmatari del comunicato letto da Amadeus.
Pitzalis ha spiegato che “prima delle 17 ancora pensavamo di poter consegnare noi quella lettera sul palco“. Il movimento, avrebbe anche pensato di fare “un blitz in sala stampa, ma giusto per fare vedere che eravamo dei ragazzi puliti, indipendenti che vogliono solo rendere noti i problemi delle campagne italiane”.
Le istanze degli agricoltori sul palco dell’Ariston
La situazione si è sbloccata nel pomeriggio di venerdì 9 febbraio, in concomitanza all’apertura di un tavolo al ministero dell’Agricoltura. A quel punto, infatti, si è ritenuto opportuno far leggere ad Amadeus un comunicato che rappresentasse le istanze degli agricoltori, rinunciando a salire fisicamente sul palco dell’Ariston.
E così è stato, tanto che all’indomani della quarta serata della kermesse canora gli agricoltori sostengono di non avere “nessun rimpianto”, ha detto ancora Pitzalis all’Ansa.
“Il messaggio è passato“, ha chiarito precisando che “non era un comunicato pericoloso o destabilizzante”, perché “non puntava il dito contro qualcuno”, ma “parlava di noi” e del fatto che “quello che riguarda l’agricoltura in Italia alla fine riguarda tutti gli italiani, non solo quelli che lavorano nelle campagne”.
Il comunicato letto durante il Festival
Nel comunicato congiunto letto da Amadeus, gli agricoltori hanno sollevato le proprie ragioni evidenziando che “pagano lo scotto di decisioni sbagliate” come alcune “politiche comunitarie quali il green deal, la direttiva sulla qualità dell’aria o il regolamento sui fitofarmaci, fortunatamente ritirata dalla Commissione Ue grazie alle nostre proteste”.
La richiesta, quindi, è quella di “una legge chiara che garantisca la giusta distribuzione del valore lungo la filiera agroalimentare, con reciproci benefici per i produttori agricoli e per i consumatori”. I prezzi pagati agli agricoltori, precisa il comunicato, “sono fermi da trent’anni, tanto che ai consumatori alcuni prodotti arrivano a costare fino a dieci volte di più“.
La protesta però non si ferma qui. “Fermarsi adesso significherebbe buttare all’aria quanto già fatto”, ha detto ancora Pitzalis all’Ansa: “Ora programmiamo le prossime iniziative anche sentendo il coordinamento nazionale”, ha aggiunto.