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Agguato mortale a Reggio Calabria, 42enne ucciso a colpi d'arma da fuoco: il killer si è costituito

Un uomo già noto alle forze dell'ordine è stato ucciso a sangue freddo mentre era a bordo della sua auto: poco dopo l'agguato l'assassino si è costituito

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Simone Cadoni

GIORNALISTA

Giornalista, scrive di cronaca, politica e altre tematiche legate all’attualità.

Un uomo è stato ucciso in un agguato a Catona, piccola frazione a nord di Reggio Calabria, nel tardo pomeriggio di mercoledì 23 novembre. Aveva 42 anni ed è stato freddato con alcuni colpi di arma da fuoco. Poco dopo l’omicidio il killer si è costituito: le indagini sono in corso per accertare il movente del delitto.

L’agguato mortale a Catona

Secondo quanto trapelato il 42enne ucciso si chiamava Francesco Giuseppe Fiume ed era già noto alle forze dell’ordine. Al momento dell’agguato si trovava in una stradina nei pressi del lungomare a bordo della sua automobile, una Fiat stilo di colore grigio.

Improvvisamente è stato raggiunto dai proiettili ed è morto. L’arma utilizzata sarebbe una pistola. Sul posto sono intervenuti gli investigatori della Squadra mobile di Reggio Calabria e della Polizia scientifica, che si sono messi al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica del fatto.

Catona, la frazione di Reggio Calabria in cui è stato compiuto il delitto a sangue freddo

Omicida in Questura: chi è

Come detto, qualche minuto dopo l’omicidio il killer si è costituito in Questura. Secondo quanto riportato dall’agenzia ‘Ansa’ si tratta del marito di una cugina del 42enne ucciso. È quindi appartenente alla sua stessa cerchia familiare.

Giuseppe Sicari, questo il suo nome, è subito stato sentito dagli inquirenti impegnati ad accertare quanto accaduto.

Indagini sul movente

I motivi che hanno spinto l’assassino a compiere l’agguato mortale non sono ancora stati chiariti. Dalle indiscrezioni sembrerebbe che dietro l’omicidio a sangue freddo ci siano delle frizioni passate con la vittima.

Non è escluso che l’efferato gesto possa essere stato consumato dopo l’ennesima lite. L’esatto movente dovrebbe essere chiarito nel corso dell’interrogatorio di Sicari davanti agli investigatori della Squadra mobile e al pm di turno.

Fonte foto: iStock

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