Aggressione all'ospedale di Foggia, Matteo Bassetti in difesa dei medici: accuse durissime alla politica
L'infettivologo Matteo Bassetti condanna l'aggressione contro i medici all'ospedale di Foggia e chiede l'intervento della politica in un video-appello
Matteo Bassetti si schiera a sostegno dei medici aggrediti in ospedale a Foggia e chiama in causa la politica. Il direttore del reparto di malattie infettive del San Martino di Genova si è espresso sui social sull’episodio avvenuto nella giornata di mercoledì 4 settembre al Policlinico Riuniti della città pugliese, condannando l’assalto e richiamando i partiti con un video-appello alle proprie responsabilità sul fenomeno sempre più frequente delle violenze contro il personale sanitario. “A Foggia 50 persone prendono a calci e pugni medici e infermieri. Ora basta!!” ha scritto l’infettivologo sui suoi profili.
L’aggressione sui medici a Foggia
Nella sua condanna social Bassetti fa riferimento a un filmato dove si vedono alcuni componenti terrorizzati del personale sanitario dell’ospedale pugliese, barricati in una stanza per sfuggire alla furia di una folla di parenti di una 23enne morta in seguito a un incidente.
Secondo quanto ricostruito, i familiari della ragazza di Cerignola sono andati in escandescenze, aggredendo i medici del Policlinico di Foggia e altri operatori del reparto di chirurgia toracica, tra i quali un chirurgo che ha riportato contusioni al viso e una dottoressa che ha subito la frattura di una mano.
L’appello di Matteo Bassetti
Il video è stato ripreso e commentato sui suoi profili social da Matteo Bassetti. “La politica non può continuare a girarsi dall’altra parte, deve fare qualcosa di più per tutelare i sanitari e migliorare le loro condizioni di lavoro” è l’appello dell’infettivologo.
“Queste sono le immagini di ieri girate nell’ospedale Policlinico di Foggia – dice a seguire l’infettivologo, apparendo in video – I medici e gli infermieri si devono trincerare nella sala medica dopo che sono stati colpiti da 50 persone che sono entrate in ospedale con una spedizione punitiva”.
La condanna
“Ma vi rendete conto… – commenta l’infettivologo – in un Paese dove siamo tre giorni che parliamo delle amanti di un ministro, dove sembra che gli unici problemi siano evidentemente questi, i medici, gli infermieri continuano ad essere bersaglio di delinquenti. Io ho grande vicinanza a chi ha perso un caro. Ma perché devi andare a picchiare, a prendere a pugni e calci medici e infermieri?”.
“Ci vuole un segnale forte e importante da parte delle istituzioni – rivendica Bassetti – non è possibile che le Istituzioni continuano a rimanere in silenzio. Bisogna prendere una posizione forte, deve prenderla il governo, la devono prendere i governi regionali. Non è possibile che noi continuiamo a operare in queste condizioni. Non è stato fatto nulla per la tutela dei medici, non è stato fatto nulla per la tutela degli infermieri. Questo è un Paese che non merita la classe sanitaria, che non la merita. Dobbiamo tutti insieme alzare la voce, tutti noi sanitari, non si può continuare a lavorare in queste condizioni”.