Adolescente uccide una 13enne e chiede aiuto su Instagram per sbarazzarsi del cadavere
La polizia di Bensalem, Pennsylvania, ha arrestato un 16enne che aveva detto in video chat di aver ucciso una persona, chiedendo aiuto per occultarla
Ha dell’incredibile quando accaduto in Pennsylvania, dove un ragazzo di 16 anni è stato arrestato con l’accusa di omicidio.
La polizia è stata allertata da una donna, dopo che la figlia aveva ricevuto una videochiamata dal 16enne, che gli chiedeva una mano per disfarsi di un cadavere.
L’omicidio e la video chat
L’accusa della polizia di Bensalem, cittadina di circa 60.000 abitanti a mezz’ora di macchina da Filadelfia, Pennsylvania, è arrivata nella giornata del 27 novembre.
Come riportato dalla CNN, gli agenti hanno fermato il 16enne Joshua Cooper, incriminandolo (da adulto) per omicidio in seguito alla segnalazione ricevuta da una signora, preoccupata per una telefonata ricevuta dalla figlia.
Secondo il racconto della donna la figlia, una conoscente di Cooper, ha ricevuto dal ragazzo una videochiamata la sera di venerdì 25 novembre, durante la quale il sedicenne ha dichiarato di “aver appena ucciso qualcuno”.
Come spiegato dalla polizia in un comunicato, il ragazzo ha poi “capovolto l’immagine del video e ha mostrato le gambe e i piedi di qualcuno coperto di sangue. Ha quindi chiesto assistenza per lo smaltimento del corpo”.
Le indagini e l’arresto
In seguito alla segnalazione ricevuta dalla donna, gli agenti di polizia si sono recati a casa di Cooper per indagare sulla situazione.
Quando sono arrivati, i poliziotti hanno visto un giovane scappare. Una volta in casa, hanno trovato una giovane donna sul pavimento del bagno, con un’apparente ferita da arma da fuoco di grosso calibro al petto.
La polizia avrebbe anche rilevato “indicazioni che sono state prese misure sostanziali per ripulire la scena del crimine“. Nel giro di poco tempo il sedicenne Joshua Cooper è stato però trovato e preso in custodia.
La confessione e il processo
Secondo la CNN nella mattinata di oggi il ragazzo avrebbe confessato l’omicidio, che al momento dell’arresto aveva definito come “un incidente”.
Al sedicenne è stata negata la libertà su cauzione date le diverse accuse con le quali si giudicano gli adulti, tra le quali quella di omicidio volontario. La polizia ha affermato che Cooper “è stato mandato in un centro di detenzione minorile”.
Le indagini continueranno, con l’intento di chiarire nei dettagli la dinamica che ha portato alla morte della 13enne. In attesa delle dichiarazioni di Joshua Cooper, che dovrebbe comparire in tribunale il prossimo 7 dicembre.