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A Ostia altro caso di scontrino 'pazzo': sovrapprezzo sul cappuccino senza schiuma, la spiegazione del barista

Sovrapprezzo sul cappuccino in un bar di Ostia perché il cliente lo ha chiesto con poca schiuma

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Proseguono le segnalazioni di scontrini ‘pazzi’. L’ultimo è quello battuto per un cappuccino in un bar di Ostia, finito immediatamente sui social e diventato virale in un amen.

La segnalazione su Facebook

Il sovrapprezzo deciso dal barista stavolta è stato applicato in quanto una cliente ha domandato un cappuccino senza schiuma. La bevanda è stata servita con una maggiorazione di 10 centesimi.

A raccontare l’episodio è stata Francesca, nome di fantasia, che ha pubblicato lo scontrino su un gruppo Facebook di Ostia. La donna ha chiesto di mantenere l’anonimato in quanto ha già ricevuto dei messaggi intimidatori dopo aver segnalato la faccenda.

“Senza schiuma costa di più”

“Oggi al bar volevo consumare un cappuccino con il latte freddo ed il proprietario mi ha chiesto un extra di 10 centesimi spiegandomi che senza la schiuma costava di più perché ci voleva più latte – scrive su FB la donna -. Ora domani ne prenderò uno con poco latte. Mi farà lo sconto? Per un buon cappuccino ho pagato anche 5 euro ma sapevo dal listino prezzi quello che pagavo”.

Alcuni residenti difendono il titolare del bar

Il bar è uno dei più rinomati di Ostia e si trova in piazza della Stazione Vecchia. Sui social alcuni residenti si sono espressi in difesa del proprietario dell’attività.

“A Ostia in due bar diversi mi hanno chiesto un supplemento di 20 centesimi per il caffè schiumato – racconta F.C. – ovviamente ho pagato e mi hanno spiegato che si spreca tanto latte per poca schiuma”.

Il titolare del locale ha domandato i 10 centesimi dopo aver versato il cappuccino e dopo che il cliente aveva chiesto poca schiuma. Francesca ha spiegato che il punto, naturalmente, non sono i 10 centesimi in più o in meno.

“È stata una aggiunta al prezzo di 1,40 come da listino – ha dichiarato la donna -, non ho visto da nessuna parte che la poca schiuma comportava una aggiunta di prezzo, ripeto che il problema non sono i soldi ma vorrei averlo visto scritto che la poca schiuma comportava un surplus. È la prima volta che mi succede. Di questo passo mi chiedo dove arriveremo se tutti aumentano in maniera arbitraria”.

Dopo il caso del toast diviso a metà, ora quello del cappuccino senza schiuma.

Fonte foto: ANSA

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