A Matteo Messina Denaro sequestrati 800 mila euro dopo l'arresto: le rivelazioni del procuratore di Palermo
Sequestrati, tra gioielli e contanti, 800 mila euro a Matteo Messina Denaro dopo l'arresto: le rivelazioni del procuratore di Palermo
A Matteo Messina Denaro, nel corso delle perquisizioni effettuate dopo l’arresto, sono stati sequestrati gioielli dal valore di 500mila euro e 300mila euro in contanti. Tali beni sono subito stati fatti confluire nel Fondo Unico per la giustizia.
- A riferire del bottino sequestrato a Messina Denaro è stato il procuratore di Palermo
- Maurizio de Lucia: "Arresto e morte di Messina Denaro hanno aperto a nuovi scenari"
- Messina Denaro fermato a un posto di blocco ma non riconosciuto
A riferire del bottino sequestrato a Messina Denaro è stato il procuratore di Palermo
A riferire del bottino del boss è stato il procuratore di Palermo, Maurizio de Lucia, intervenendo all’inaugurazione dell’anno giudiziario.
Il 16 gennaio scorso è passato un anno dalla celebre cattura del boss mafioso, avvenuta presso una clinica privata di Palermo.
Il 25 settembre 2023, Messina Denaro è deceduto nel reparto detenuti dell’ospedale de L’Aquila a causa del cancro al colon da cui era affetto.
Maurizio de Lucia: “Arresto e morte di Messina Denaro hanno aperto a nuovi scenari”
Nella relazione del presidente della Corte d’Appello Matteo Frasca, sempre presentata nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, l’arresto di Matteo Messina Denaro e la sua morte sono stati descritti come eventi che hanno aperto nuovi scenari per quel che riguarda la lotta alla mafia.
Ora i boss puntano agli affari e alla finanza. La cattura dell’ultimo grande latitante di Cosa nostra non è stata, secondo Frasca, “solo l’approdo di lunghi anni di defatiganti indagini delle forze di polizia, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo, ma è divenuto anche un punto di partenza perché ha aperto nuovi scenari”.
In quella direzione vanno quindi orientate le misure di contrasto “per individuare, mediante indagini sempre più complesse e articolate, soprattutto quanto investono le operazioni finanziarie, la rete di protezione che ha consentito la latitanza e di scoprire le fonti di ricchezza del latitante stesso e dell’organizzazione”.
Messina Denaro fermato a un posto di blocco ma non riconosciuto
Nelle scorse ore, sempre a proposito della vicenda del boss di Castelvetrano e sempre secondo le rivelazioni del procuratore di Palermo, è stato reso noto che Messina Denaro era stato fermato,7 anni fa dai carabinieri a un posto di blocco.
Allora, però, il mafioso non venne riconosciuto dai militari che controllarono il suo documento: “Tutto sembrava in regola”.