82enne morto soffocato dopo aver mangiato un tentacolo di polpo ancora vivo: era un piatto coreano
Un anziano di 82 anni è morto soffocato mentre mangiava un san-nakji, un piatto della Corea del Sud con tentacoli di polpo ancora vivo
A 82 anni è morto un uomo, poco dopo aver mangiato un tentacolo di polpo. La tragedia si è consumata in Corea del Sud, e l’animale era vivo. Niente di inusuale per la tradizione: l’anziano, infatti, stava consumando un piatto di san-nakji che consiste in tentacoli di polpo ancora in grado di muoversi serviti con sesamo e olio di sesamo. Per questo motivo l’82enne è morto soffocato.
Morto soffocato mentre mangia tentacoli di polpo
Un pasto con un piatto tradizionale, poi la morte. È quanto riporta ‘Korea Herald’ da fonti vicine alle autorità che sono intervenute per tentare di salvare l’uomo.
L’episodio si è consumato lunedì 23 ottobre nel distretto di Gwangsan della città di Gwangju, nella Corea del Sud.
Alle 11:38 sono stati allertati i soccorsi che sarebbero arrivati insieme ai vigili del fuoco.
Proprio i vigili del fuoco, in contatto con la redazione di ‘Korea Herald’, hanno riferito che per l’uomo non c’era nulla da fare.
Dopo i disperati tentativi di rianimazione sul posto da parte dei sanitari, l’82enne è stato trasportato presso un ospedale locale dove gli è stato poi constatato il decesso.
Cos’è il san-nakji
Come detto in apertura, il san-nakji è un piatto composto da tentacoli di polpo serviti con olio e semi di sesamo.
I tentacoli vengono tagliati dal polpo ancora vivo e serviti immediatamente, per questo si parla di un piatto pericoloso.
Le ventose dei tentacoli possono ancora muoversi, quindi tendono ad attaccarsi all’apparato digerente aumentando il rischio di soffocamento del consumatore.
Per questo è sempre consigliato sia tagliare i tentacoli in piccoli pezzi che masticare per un tempo più prolungato per far sì che il cibo venga sminuzzato per scongiurare, quindi, il pericolo di soffocamento.
I decessi negli ultimi anni
Le autorità coreane segnalano che quello occorso a Gwangju non sarebbe un caso isolato.
Tra il 2007 e il 2012 almeno tre persone sarebbero morte nelle stesse circostanze, mentre nel nel 2013 si sono verificati altri due casi.
In Italia il 25 settembre un 50enne è morto soffocato dopo che un pezzo di carne gli è andato di traverso mentre si trovava in campeggio, a nulla è servita la manovra di Heimlich.