25 aprile, scontri tra la Brigata ebraica e corteo pro Palestina a Roma: insulti e petardi, interviene polizia
Prime tensioni a Roma tra il corteo pro Palestina e la Brigata ebraica nella zona di Piramide, con le forze dell'ordine in tenuta antisommossa che hanno diviso i manifestanti
Il corteo pro Palestina e la Brigata ebraica sono venuti a contatto nella mattina del 25 aprile nel corso delle manifestazioni per la festa della liberazione a Roma. I due movimenti, che si sono dati appuntamento alle 8 nella zona di Piramide, si sono subito scontrati con un fitto lancio di petardi e insulti. Sul posto diversi blindati della polizia e decine di agenti in assetto antisommossa.
- Scontri tra Brigata ebraica e corteo pro Palestina
- Insulti e petardi, sassi contro i cronisti
- Allerta massima e piano di sicurezza
Scontri tra Brigata ebraica e corteo pro Palestina
Secondo le prime informazioni trapelate, i due movimenti si erano dati appuntamento separatamente per manifestare nella giornata del 25 aprile a Roma.
Ma mentre in piazza di Porta San Paolo, nei giardini davanti alla stazione della metropolitana di Piramide, i partecipanti del corteo pro Palestina erano intenti a manifestare, alla vista dall’altro lato della strada della Brigata ebraica sono nati i primi malumori.
Nessun contatto fisico tra le due parti, ma lanci di petardi che hanno subito allarmato le forze dell’ordine presenti.
Insulti e petardi, sassi contro i cronisti
La zona tra piazza di Porta San Paolo e viale Ostiense si è quindi subito caricata di tensione. Da una parte il corteo in favore della Palestina e dall’altro la brigata non se le sono mandate a dire facendo subito attivare le forze dell’ordine.
La tensione si è subito registrata appena i due gruppi, formati da circa 300 persone in totale, hanno iniziato a insultarsi appoggiati alle transenne che contornano il monumento della Piramide.
Secondo quanto emerso, i due movimenti hanno cominciato a inveire l’uno contro l’altro, con lanci di petardi e tanti insulti.
“Sono quelli che hanno buttato le bombe“, accusano gli uni e lo stesso fanno gli altri. Dalla Brigata ebraica, invece, c’è chi ha risposto urlando “terroristi” e “assassini“.
A essere presi di mira anche i cronisti presenti, colpiti da diversi sassi piovuti dai manifestanti.
Allerta massima e piano di sicurezza
Uno scontro tra i due movimenti quasi telefonato, con la polizia che non si è fatta trovare impreparata. Sul posto, infatti, un nutrito schieramento di forze dell’ordine.
Si contano una decina di blindati della polizia e diverse decine di agenti in assetto antisommossa che hanno subito accerchiato i manifestanti per evitare il crollo delle transenne e, conseguentemente, il via libera al contatto.