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Palestinese e partigiana per mano per il 25 aprile: a Roma l'omaggio di Laika alle donne della Resistenza

La street artist Laika ha dedicato la sua nuova opera, su un muro di Roma, alla Resistenza delle donne partigiane e palestinesi, in vista del 25 aprile

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“Una mattina mi son svegliata e ho trovato l’invasor..”, è questa la frase sotto la nuova opera della street artist Laika dedicata alle donne della Resistenza. Alla vigilia del 25 aprile è apparsa su un muro del quartiere romano di San Lorenzo il manifesto di una partigiana e di una palestinese che camminano mano nella mano.

Il manifesto per il 25 aprile

L’omaggio dell'”attacchina” romana, nota per i suoi celebri stencil e poster affissi sui muri della Capitale, è stato realizzato in vista della 79esima festa della Liberazione del 25 aprile.

In questo caso la scelta del luogo dove esporre la nuova opera in onore delle donne della Resistenza, in via dei Peligni, non è stata casuale, dato che San Lorenzo è uno dei quartieri romani che storicamente ha dato un alto contributo alla Liberazione dell’Italia dal nazifascismo.

Una donna palestinese e una donna partigiana per mano

Il manifesto ritrae una donna partigiana italiana e una donna palestinese che si danno la mano mentre camminano insieme. La combattente in kefiah tiene tra le dita libere un papavero rosso emblema della Resistenza, mentre in un angolo del suo abito appare anche i particolare della fetta di anguria, simbolo ormai diffuso sui social per rappresentare i colori della bandiera palestinese. Accanto all’opera, intitolata “Liberazione,” il verso iniziale di “Bella Ciao”.

A tutte le donne partigiane che hanno combattuto e dato la loro vita per liberarci dal nazifascismo – ha scritto Laika sulla sua pagina Instagram – A tutte le donne palestinesi che si battono contro l’occupazione israeliana, per una Palestina libera. Alle 10.000 di Gaza che non ci sono più”.

L’omaggio alle donne della Resistenza

La street artist ha poi spiegato le ragioni dietro la sua opera dedicata al 25 aprile: “In Italia – ha spiegato Laika – le donne partigiane combattenti furono 35 mila, e 70 mila fecero parte dei Gruppi di difesa della Donna. 4653 di loro furono arrestate e torturate, oltre 2750 vennero deportate in Germania, 2812 fucilate o impiccate e 1070 caddero in combattimento. A Gaza, sono circa 10.000 le donne uccise durante l’invasione dell’esercito israeliano”.

Dedico a tutte loro questa giornata – ha dichiarato – alle donne che hanno liberato l’Italia dal nazifascismo, alle donne palestinesi che resistono, soffrono e muoiono e che sognano la nascita di uno stato palestinese in cui vivere liberamente e dignitosamente”

“D’altronde, come ha detto il nostro Presidente Mattarella, ‘Coloro che hanno sofferto il turpe tentativo di cancellare il proprio popolo dalla terra, sanno che non si può negare a un altro popolo il diritto a uno stato’. Cessate il fuoco, ora!” è l’appello di Laika.

palestinese-partigiana-25-aprile-resistenza-laika Fonte foto: ANSA/Instagram - Laika1954
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