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CRONACA NERA

19enne picchiata e segregata in casa per mesi ad Agrigento: "Sei 'signora' grazie a me", condannato il marito

"Tu sei donna e devi solo pulire e cucinare", questo e altro ha subito una 19enne dal marito, che la teneva segregata e la picchiava vicino Agrigento

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

“Sei ‘signora’ grazie a me”, questo e altro tra le vessazioni subite da una 19enne durante la sua gravidanza, picchiata segregata per mesi sotto la stretta sorveglianza delle cognate. Per questo un un 25enne originario di Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento, è stato condannato per maltrattamentisequestro di persona.

Picchiata e segregata per mesi durante la gravidanza

L’ennesimo caso di violenza domestica arriva dall’Agrigentino, nello specifico da Palma di Montechiaro.

Una storia di vessazionimaltrattamenti che ora sono finiti sul tavolo del tribunale di Agrigento, dove il giudice Alfonso Malato ha condannato un 25enne per l’atteggiamento nei confronti della moglie, 19enne all’epoca dei fatti.

Una donna è stata segregata e picchiata in casa durante la gravidanza, il marito è stato condannato

I fatti si sarebbero svolti tra il febbraio e il settembre 2021, quando il 25enne avrebbe scoperto la gravidanza della moglie.

Lo stato interessante della 19enne, tuttavia, non ha fatto rima con alcuna gioia tra le mura di casa: piuttosto, alla giovane mamma sarebbe stato fatto divieto e di parlare del suo stato di maternità e di avere contatti con l’esterno.

Per tutti i mesi della dolce attesa, la 19enne sarebbe stata costretta a vivere da reclusa e a svolgere le faccende domestiche.

Quando lui si assentava da casa, per sorvegliare la consorte inviava le sue due sorelle. Lo riporta ‘Corriere della sera’.

“I tuoi genitori sono zingari”

Alle punizioni corporali e alla vita fatta di costrizioni per l’intera durata della gravidanza, si univano anche le vessazioni e le aggressioni verbali e psicologiche.

Secondo il 25enne, la moglie non sarebbe stata capace di soddisfare le esigenze domestiche, per questo più volte le avrebbe rivolto frasi ingiuriose: “I tuoi genitori sono zingari, tu sei diventata ‘signora’ grazie a me”, e ancora: “Tu sei donna e devi solo pulire e cucinare”.

La donna, infine, ha scelto di denunciare il suo aguzzino.

La condanna

La sentenza contro il 25enne è arrivata sabato 9 dicembre dalla prima sezione penale del tribunale.

Il giudice ha condannato l’uomo a 3 anni e 6 mesi di reclusione, con l’accusa di maltrattamenti e sequestro di persona.

L’uomo dovrà anche risarcire la 19enne con 15 mila euro, dal momento che la stessa si è costituita parte civile.

Casi di violenza domestica e segregazione come quello appena riportato sono, purtroppo, ancora troppo ordinari: nel maggio 2023 una ragazza pakistana è stata liberata dai carabinieri in provincia di Pistoia.

Il marito la costringeva a restare in casa sotto costante minaccia: se fosse uscita l’avrebbe uccisa.

Fonte foto: iStock

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