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Vladimir Putin minaccia l'Occidente con armi nucleari: "Possiamo colpire", torna la paura della guerra atomica

Putin minaccia l'occidente di guerra atomica ricordando la disponibilità della Russia di armi nucleari

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Putin minaccia al guerra atomica. Nel suo messaggio elettorale davanti al parlamento, il presidente russo attacca l’occidente adombrando l’uso di armi nucleari contro obiettivi sul territorio degli Stati europei e degli Usa.

Le parole di Putin davanti alla Duma

Il presidente russo Vladimir Putin ha pronunciato il suo discorso elettorale davanti alla Duma, il parlamento del Paese, in vista delle presidenziali di marzo, minacciando l’occidente di una guerra atomica.

Le armi nucleari russe strategiche sono in stato di massima allerta. I tentativi di un nuovo intervento in Russia rischiano di scatenare un conflitto su larga scala con l’uso di armi nucleari”. Dall’inizio della guerra in Ucraina Putin e i suoi portavoce hanno parlato spesso dell’utilizzo delle armi atomiche.

La Duma, la camera bassa del parlamento russo

“L’Occidente sta cercando di trascinare la Russia in una nuova corsa agli armamenti, ripetendo così lo scenario degli anni Ottanta”. In realtà è la Russia ad essersi ritirata nel 2023 dal trattato START, firmato con gli Usa nel 2010 che prevedeva la riduzione degli armamenti atomici dei due Paesi. 

Le armi nucleari russe

Prima dello scioglimento dell’Unione Sovietica, la Russia si assicurò che tutte le armi nucleari stanziante nelle repubbliche sovietiche che sarebbero poi diventate indipendenti andassero a Mosca, spesso in cambio di patti di non aggressione.

Secondo ‘Reuters’ nel 2023 la Russia controllava circa 5.889 testate nucleari, contro le 5.244 dichiarate dagli Usa. Circa 1.400 testate russe sono state ritirate ma sono ancora intatte, 2.815 sono in riserva e di quelle possedute circa un quarto, 1.674, sono schierate e eventualmente pronte all’uso.

Si tratta di numeri alti ma minuscoli rispetto a quelli delle vere corse agli armamenti nucleari della guerra fredda a cui Putin ha fatto riferimento. A quei tempi si stima che l’Urss avesse circa 40.000 testate nucleari a sua disposizione.

Le elezioni in Russia

Con l’avvicinarsi delle elezioni russe, Vladimir Putin ha aumentato la sua attività di repressione dei dissidenti e delle opposizioni. I funerali di Alexei Navalny, pur non essendo stati esplicitamente proibiti, non si terranno in pubblico.

Nelle settimane scorse uno dei principali oppositori politici di Putin, Boris Nadezhdin, che avrebbe voluto candidarsi contro il presidente russo, è stato escluso dalla tornata elettorale per supposte irregolarità nella raccolta delle firme delle sue liste.

Infine nei giorni scorsi prima l’avvocato di Navalny è stato brevemente arrestato a Mosca, poi uno degli storici oppositori di Putin, Oleg Orlov, è stato condannato a due anni e sei mesi di carcere.

Fonte foto: ANSA

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