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Vecchioni contro Giorgia Meloni, il cantante attacca la premier: "Rifiutare opinioni è simile alla dittatura"

Ospite della trasmissione DiMartedì su La7, Roberto Vecchioni ha criticato la premier Giorgia Meloni: l'attacco del cantautore sulla "dittatura"

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Il cantautore Roberto Vecchioni ha criticato l’operato della premier Giorgia Meloni in tv, pronunciando una frase sulla “dittatura” nel corso della trasmissione di La7 ‘DiMartedì’.

Cosa ha detto Roberto Vecchioni su Giorgia Meloni

Roberto Vecchioni, a ‘DiMartedì’, ha detto: “Non vorrei dire parole molto complicate, ma il rifiuto dell’opinione altrui, e soprattutto quella dei giornalisti, è molto simile alla dittatura“.

In un altro passaggio della trasmissione, il cantautore ha dichiarato: “Meloni è sia popolare che populista. Popolare è uno che è conosciuto e amato, dai suoi. Populista significa che usa il popolo, come il musicista usa lo strumento. A che fine? Non lo so”. Ancora Vecchioni: “Bisognerebbe essere leader di una nazione che pensa anche agli atri partiti. Certamente bisogna mettere avanti le istanze del proprio partito ma c’è una cosa che si chiama opposizione, che non è fatta di cretini e di persone che non hanno capito il mondo. Ogni tanto dovrebbe ascoltarli”.

Roberto Vecchioni ha criticato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso della trasmissione ‘DiMartedì’ su La7.

Le altre dichiarazioni di Vecchioni sul governo

Roberto Vecchioni era stato ospite di ‘DiMartedì’ anche il 6 marzo scorso. In quell’occasione, il cantautore aveva criticato duramente la classe politica italiana: “I nostri politici dovrebbero andarsene via, non stanno cambiando niente perché non hanno nessuna facoltà di cambiare”.

Le lacrime di Vecchioni per gli studenti manganellati

Alla fine del mese di febbraio, Roberto Vecchioni, nella trasmissione ‘In altre parole’, aveva commentato in lacrime il filmato degli studenti manganellati dalla Polizia. La sua frase in quell’occasione: “Non sono cose da vedere queste. Anzi si devono vedere, ma non sono cose che possono succedere. Non devono succedere, noi non siamo così“.

Dopo le parole pronunciate dal cantautore e un applauso commosso, anche Massimo Gramellini aveva commentato gli scontri tra studenti e Polizia: “Confesso che la prima volta che ho visto questo video, non ci riuscivo a credere. Mi sembra talmente sproporzionata la cosa”.

Sempre nel corso della trasmissione di La7 ‘In altre parole’, ma nel mese di aprile, Roberto Vecchioni, assieme a Massimo Gramellini, aveva letto il monologo dello scrittore Antonio Scurati sul 25 aprile cancellato dalla Rai.

Fonte foto: ANSA

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