NOTIZIE
SALUTE

Variante Xec dietro i malanni degli italiani, Roberta Villa: "L'influenza non c'è ancora, avete il Covid"

La variante Xec del Covid sarà predominante in Italia: in attesa dell'influenza è oggi la responsabile degli stati febbrili. Cosa dice l'esperta

Pubblicato:

Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

La variante Xec del Covid sta crescendo in Italia e sarebbe al momento prevalente rispetto all’influenza, che arriverà invece più avanti. Con sintomi e decorso simile, infatti, è possibile confondere le due patologie: a chiarire la questione è Roberta Villa, giornalista medica, la quale ha ricordato che chi oggi manifesta tosse e febbre ha contratto, con ogni probabilità, Xec. Una variante che ha tutte le carte in regola per diventare quella predominante: fatto da tenere nella giusta considerazione, ovviamente, ma senza ingiustificati allarmismi.

La variante Xec del Covid sarà predominante

La variante Xec è la nuova mutazione del Covid che si sta rapidamente diffondendo e potrebbe quindi presto prevalere sulle altre: l’ultimo rapporto evidenza infatti la presenza contemporanea di diverse sotto-varianti di Jn.1, monitorate a livello globale, con la Kp.3.1.1 che emerge come la più comune nel Paese.

“Xec è una ricombinante, mette insieme due varianti” ha spiegato Roberta Villa a Radio24. “Sta prendendo il sopravvento rispetto alle altre perché si riproduce e si trasmette più facilmente”.


La variante Xec del Covid sarà predominante: cambia poco a livello di sintomi e rischi

Un aspetto che però non giustifica eccessiva apprensione. “Ci dovremmo preoccupare quanto si dovrebbe fare per il Covid, non più del solito” ha osservato Villa. “Non avendo più dati sui test, perché nessuno li fa più, dobbiamo basarci sui decessi che sono circa 100 a settimana. Anche i ricoveri sono in aumento”.

Xec sembra influenza, ma non lo è

Villa ha voluto chiarire un aspetto, ovvero l’errata convinzione che chi si ammala in questo periodo abbia contratto l’influenza stagionale.

“L’influenza non è ancora arrivata, quindi chi pensa di averla in realtà ha il Covid o un altro virus. Le vaccinazioni stanno cominciando sia contro Covid che contro l’influenza. La raccomandazione è farle entrambe” ha ricordato Villa.

Quali sono i sintomi di Xec?

I sintomi dell’infezione da variante Xec ricalcano quelli già visti con le altre mutazioni che si sono susseguite negli ultimi tempi: si va dalla tosse alla febbre, da mal di gola alla “tipica” perdita del gusto e dell’olfatto. Per fortuna, anche la severità della malattia rimane invariata.

In una nota l’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha infatti evidenziato le previsioni su Xec, ovvero che questa abbia peculiarità del tutto sovrapponibili alle altre varianti che circolano in questo periodo. In particolare, non cambiano i rischi dell’infezione e l’utilità del vaccino contro gli esiti più gravi della malattia.

Il vaccino è efficace contro la variante Xec del Covid?

È importante, come sempre, non alimentare però false aspettative sul vaccino anti Covid: proteggersi in questo modo è raccomandato, ma non eviterà i sintomi lievi come tosse, raffreddore e febbre.

“Il vaccino che abbiamo è solo Pfizer, aggiornato alla variante JN1 e quindi non perfettamente corrispondente alla variante che sta circolando, cosa impossibile vista la velocità con cui il virus cambia” ha osservato Villa. “Dovrebbe comunque proteggere contro decessi e ricoveri ed è quindi consigliato per le persone fragili, quindi donne in gravidanza e allattamento e le persone che hanno raggiunto i 60 anni”.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963