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Variante Omicron sintomi, perché è più contagiosa ma meno pericolosa: cosa colpisce di più. Gli studi

Secondo alcuni studi la variante Omicron sembra infettare di più la gola che i polmoni, motivo per cui è più contagiosa ma meno letale

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La variante Omicron, scoperta a novembre 2021 in Sudafrica, ha provocato un’ondata di contagi in Europa e nel mondo mai vista prima. Tuttavia, l’impatto sui ricoveri e i decessi è stato meno devastante rispetto alle varianti precedenti; alcuni recenti studi sembrano aver individuato i motivi per cui la variante Omicron provoca sintomi più lievi pur essendo più contagiosa.

Variante Omicron sintomi, infetta più la gola che i polmoni: gli studi

Il Guardian riporta le osservazioni effettuate dagli scienziati ed elaborate in sei studi, quattro dei quali sono stati pubblicati la vigilia di Natale. La variante Omicron sembra infettare di più la gola rispetto ai polmoni, motivo per cui, secondo gli esperti, è più contagiosa ma provoca una malattia meno severa.

Questi studi non sono stati ancora sottoposti a revisione paritaria, ma accendono un faro di speranza sull’evolversi della pandemia.

Deenan Pillay, professore di virologia presso l’University College di Londra, ha spiegato che la variante Omicron “sembra essere più in grado di infettare il tratto respiratorio superiore, le cellule della gola. Quindi si moltiplicherebbe nelle cellule lì più facilmente che nelle cellule profonde nel polmone. Questo è davvero preliminare, ma gli studi puntano nella stessa direzione”.

Variante Omicron, malattie meno gravi nei topi

Un altro studio, firmato dai ricercatori del Molecular Virology Research Group dell’Università di Liverpool, ha evidenziato che la variante Omicron provoca “malattie meno gravi” nei topi, che tendono a perdere meno peso, ad avere una carica virale inferiore e a sviluppare polmoniti meno gravi.

Il professor James Stewart ha sottolineato: “Le prime indicazioni sono una buona notizia, ma non è un segnale per abbassare la guardia, perché se sei clinicamente vulnerabile, le conseguenze sono ancora significative: ci sono morti per Omicron”.

Variante Omicron, elude due dosi ma non il booster

Un’altra ricerca del Centro per la ricerca sui virus dell’Università di Glasgow ha rilevato che Omicron sembra entrare nell’organismo in modi diversi, e potrebbe quindi eludere il ciclo primario di vaccinazione; tuttavia la dose booster sembra fornire un “ripristino parziale dell’immunità”.

Variante Omicron, test salivari forse più efficienti

Gli esperti si sono interrogati ultimamente sull’efficienza dei test nell’individuare la variante Omicron. Alcune prove lascerebbero intendere che i campioni prelevati dalla gola renderebbero la nuova variante più facilmente individuabile, rispetto a quelli prelevati dal naso.

Secondo il professor Lawrence Young, virologo dell’Università di Warwick, si tratta però di prove irrilevanti per poter trarre conclusioni. “Non credo che questo studio sia abbastanza significativo per concludere qualcosa sul comportamento di Omicron”, ha detto, in quanto effettuato su pochi pazienti sintomatici non ospedalizzati.

Variante Omicron, Le Foche: “In due o tre mesi arriveremo alla fase endemica”

Secondo l’immunologo Francesco Le Foche, interpellato dal Corriere della Sera, “nel giro di due o tre mesi arriveremo, proprio grazie alla variante Omicron, al passaggio dalla fase pandemica a quella endemica, nella quale dovremo imparare a convivere con il virus non tralasciando comportamenti attenti e responsabili”.

Fonte foto: ANSA
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