Variante Deltacron, l'allarme per la nuova mutazione del Covid si sgonfia. Forse solo un errore di laboratorio
I dubbi della comunità scientifica sulla nuova variante Deltacron del coronavirus. Potrebbe trattarsi di un errore di laboratorio
Mentre tutta Europa è alle prese con la diffusione della variante Omicron del coronavirus, da Cipro è arrivata la notizia della scoperta di una nuova mutazione, ribattezzata Deltacron in quanto sarebbe una ibridazione dei due ceppi Omicron e Delta. Nella comunità scientifica però circola il sospetto che Deltacron possa essere il frutto di un errore di analisi di laboratorio e non una reale mutazione del coronavirus.
Variante Deltacron, Bassetti: “Aspettiamo di capire di più”
A restare cauti sulla nuova variante Deltacron è, tra gli altri, Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova: “Alcuni esperti virologi dicono che non è una nuova variante ma un errore di laboratorio, quindi più una contaminazione di Omicron su Delta”.
Secondo Bassetti è necessario dunque fare meno allarmismo e attendere nuovi studi: “Dall’Imperial College di Londra alcuni virologi mettono in dubbio anche l’esistenza stessa di questa variante. Allora, cerchiamo di fare meno allarmismo e aspettiamo di capire di più”.
Variante Deltacron, forse un errore di laboratorio
Diversi esperti hanno avanzato dubbi sulla nuova variante Deltacron scoperta a Cipro. “Le 24 sequenze depositate dai ricercatori ciprioti sono state analizzate abbastanza nel dettaglio: con ogni probabilità si tratta di un artefatto“, ha detto all’Ansa Marco Gerdol, ricercatore presso l’Università di Trieste.
“È pressoché certo che una variante ibrida tra Delta e Omicron si possa generare perché fenomeni di ricombinazione sono ben note e sono già state osservate, per esempio, tra la variante Alfa e quella Delta”, ha osservato l’esperto.
“Se andassimo ad analizzare tutti i genomi potremmo trovare migliaia di casi apparentemente ibridi”, ha spiegato Gerdol. Secondo studi fatti in passato però “solo il 30% delle sequenze che sembrano ibride lo sono realmente”.
“Il più delle volte – ha sottolineato – si tratta di semplici errori di sequenziamento, che non sono rari nel momento in cui diverse decine di campioni vengono analizzate in parallelo”.
“Al momento, quindi, non c’è preoccupazione. Inoltre – ha concluso l’esperto – qualora si verificasse una ricombinazione tra Delta e Omicron, non c’è nessun motivo di ritenere a priori che la nuova ipotetica variante debba prendere il ‘peggio’ delle due, cioè la maggiore virulenza di Delta e la più alta trasmissibilità di Omicron“.
Variante Deltacron, i ricercatori ciprioti confermano la scoperta
Da Cipro però confermano la correttezza dei dati riguardo la scoperta della nuova variante Deltacron. Leonidos Kostrikis, a capo del laboratorio di Biotecnologia e Virologia molecolare dell’Università di Cipro che ha effettuato e annunciato la scoperta, ha ribadito la correttezza dei loro dati in un’intervista a Bloomberg.
Kostrikis ha affermato che l’errore di laboratorio è improbabile dal momento che i genomi sono stati analizzati più volte e in più di un Paese. Inoltre una sequenza con le caratteristiche di Deltacron è stata individuata anche in Israele.