Variante Delta, decessi tra i bambini in Italia: allarme di Ricciardi
I casi di morte fra i bambini per la variante Delta, anche in Italia, creano preoccupazione: il monito del consulente del ministero della Salute
Continua a destare preoccupazione la variante Delta del coronavirus non solo tra gli adulti ma anche tra le fasce d’età più giovani: il nuovo allarme è arrivato da Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza, e ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica di Roma.
“Con la variante Delta, che è contagiosissima, il Covid sta colpendo in maniera forte anche i bambini e ne stanno morendo, anche in Italia“. Ricciardi ne ha parlato a “In Onda” su La7. “In Gran Bretagna – ha aggiunto – hanno dovuto aumentare i centri clinici pediatrici di 15 volte, in Israele la stessa cosa”.
“Quindi chi si può vaccinare è meglio che si vaccini perché o non ha effetti collaterali o li ha rarissimamente ma comunque li ha molto meno nel momento in cui si vaccina”, ha spiegato Ricciardi.
I pediatri italiani lanciano l’allarme sui rischi tra i giovani
Anche la Società italiana di pediatria (Sip) ha lanciato un allarme sui rischi del Covid tra i giovani. La presidentessa Annamaria Staiano, parlando con l’Adnkronos, ha spiegato che gli adolescenti non vaccinati rappresentano un “grave problema di sanità pubblica“, perché portatori potenziali del virus.
La soluzione proposta da Stoiano è quella di accelerare le vaccinazioni consentite “al di sopra dei 12 anni” prima di poter procedere per le fasce d’età comprese tra i 5 e gli 11 anni.
“Le conseguenze della contrazione del virus in questa fascia d’età in genere sono lievi ma non si conoscono gli esiti a lungo termine. Ed inoltre ci sono stati 30 decessi! Quanti bambini sono invece morti per effetti avversi al vaccino? Nessuno. Vaccinarli è fondamentale per la ripresa dell’attività scolastica e della loro quotidianità”.
Le vittime del coronavirus, ha specificato la presidentessa Sip, “erano soggetti fragili. Per gli altri le conseguenze sono state lievi. Ma ci sono stati decessi e la morte di un bambino non va in percentuale“.