Valanga sulla Marmolada, parla Reinhold Messner: "Colpa del riscaldamento globale"
Reinhold Messner non visita più Punta Rocca da quando il ghiaccio è scomparso dalle pareti. Ecco la sua teoria su quanto accaduto alla Marmolada
Il bollettino della valanga sulla Marmolada è ancora in fase di aggiornamento. Per il momento si contano 6 morti e 9 feriti, ma le squadre di soccorso stanno ancora ispezionando i dintorni di Punta Rocca alla ricerca di dispersi. L’esperto alpinista Reinhold Messner è intervenuto sulla vicenda.
- Valanga sulla Marmolada: il pensiero di Messner
- Il cordoglio di Mario Draghi
- Il CNR: "Temperature della Alpi troppo elevate"
Valanga sulla Marmolada: il pensiero di Messner
Reinhold Messner è intervenuto tramite la redazione de ‘La Stampa’ per commentare la vicenda. Secondo il campione di alpinismo una delle cause che ha portato al distacco dell’imponente blocco di ghiaccio è da attribuirsi all’inquinamento e al riscaldamento globale.
Egli stesso confessa di aver scalato, in passato, gli stessi luoghi che in queste ore sono interessati dalla cronaca di un disastro.
“Ci sono salito più volte, anche se ormai non ci vado da tanti anni – riferisce Messner – Lì non c’è quasi più ghiaccio, il seracco non deve essere molto grande. Ciò che è accaduto lì, accade ogni giorno in tutti i ghiacciai”.
L’alpinista quindi propone la sua analisi: “Con il caldo globale i ghiacciai sono sempre più sottili e, quando cadono, vengono giù pezzi come grattacieli. Purtroppo anche la montagna risente dell’inquinamento delle grandi città”.
Quindi: “Fa troppo caldo, dieci gradi ieri è una cosa incredibile, il permafrost se ne va e sotto il ghiaccio si formano veri e propri fiumi d’acqua che portano via tutto”.
Il cordoglio di Mario Draghi
Dai canali istituzionali di Palazzo Chigi, il presidente del consiglio dei Ministri Mario Draghi ha espresso il suo cordoglio per le vittime del crollo:
“Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime il più profondo cordoglio per le vittime del terribile crollo sulla Marmolada. Il Governo è vicino alle loro famiglie e a tutti i feriti. Il Presidente Draghi è costantemente informato sull’andamento dei soccorsi dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, dal Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, dal soccorso alpino, dai vigili del fuoco, dalle autorità locali, che ringrazia per il loro incessante lavoro”.
Il CNR: “Temperature della Alpi troppo elevate”
‘La Stampa’ ha raccolto anche le dichiarazioni di Renato Colucci, glaciologo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR):
“Da settimane le temperature in quota sulle Alpi sono state molto al di sopra dei valori normali, mentre l’inverno scorso c’è stata poca neve, che ormai quasi non protegge più i bacini glaciali”.
Il caldo che grava sull’Italia con la perturbazione proveniente dall’Africa è stato quindi decisivo per determinare il crollo sulla Marmolada.