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Vaiolo delle scimmie, la situazione in Italia: la nota del ministero della Salute e cosa dicono gli esperti

Le ultime sulla situazione legata al vaiolo delle scimmie in Italia: dalla nota del ministero della Salute al parere degli esperti, tra cui Bassetti

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Nei giorni scorsi l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria internazionale per il vaiolo delle scimmie, anche noto come Mpox. Ma qual è la situazione in Italia? Facciamo chiarezza con la nota diffusa dal ministero della Salute e il parere degli esperti, da Matteo Bassetti a Claudio Maria Mastroianni.

Il nuovo allarme sul vaiolo delle scimmie: cosa dicono Oms ed Ecdc

Il nuovo allarme sul vaccino delle scimmie è legato all’epidemia iniziata nei mesi scorsi dalla Repubblica Democratica del Congo. Il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ha spiegato che la preoccupazione è legata alle dimensioni dell’epidemia stessa e alla rapida diffusione del nuovo ceppo anche nei Paesi vicini. Per questo motivo l’Oms ha deciso di proclamare lo stato di emergenza sanitaria internazionale.

L’Agenzia per la sanità pubblica della Svezia ha annunciato di aver registrato il primo caso al di fuori dell’Africa della variante più pericolosa dell’mpox, denominata Clade1. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha fatto sapere di ritenere molto probabile che si verifichino più casi importati di mpox e ha raccomandato ai Paesi europei di rafforzare la preparazione contro l’epidemia causata dal virus.

Tra gli esperti che si sono pronunciati sul nuovo allarme relativo al vaiolo delle scimmie c’è anche Matteo Bassetti.

La nota del ministero della Salute sul vaiolo delle scimmie

Venerdì 16 agosto il ministero della Salute, attraverso le parole di Mara Campitiello, capo del dipartimento di Prevenzione del ministero, ha reso noto che “la situazione epidemiologica in Italia al momento è sotto controllo poiché non sono stati accertati casi del nuovo ceppo (clade I) di Mpox”.

La stessa Mara Campitiello ha aggiunto: “Il ministero della Salute ha attivato i canali operativi con Aifa e Iss per la pianificazione di strategie di contenimento del rischio nell’eventualità di variazione dello scenario attuale; contestualmente si sta procedendo con il rafforzamento della rete di sorveglianza diagnostica su tutto il territorio nazionale”.

Il capo del dipartimento di Prevenzione del ministero della Salute ha anche sottolineato che “la scorta nazionale di vaccini al momento è sufficiente a garantire il fabbisogno”, specificando inoltre che “stiamo elaborando una nuova circolare informativa alle Regioni con indicazioni alla popolazione e agli operatori impegnati nei siti di frontiera. Inoltre è in corso la valutazione dell’istituzione di un tavolo interministeriale di concerto con il ministero degli Esteri, dell’Economia e delle finanze, degli Interni e dei Trasporti per concordare piani operativi di contrasto alla diffusione del patogeno con un approccio strategico organizzato”.

Cosa dicono gli esperti italiani sul vaiolo delle scimmie

Nei giorni scorsi, Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova, ha dichiarato all”Adnkronos’: “Questo è un vaiolo diverso rispetto a quello delle scimmie che aveva riguardato nel 2022 per la maggior parte uomini che fanno sesso con altri uomini. (…) Oggi in Africa sta colpendo i bambini e le donne in gravidanza”.

Sui rischi per l’Italia, Bassetti ha detto: “Potrebbero esserci per i casi d’importazione legati ai viaggi, nel 2024 questa è una malattia che travalica le categorie a rischio e diventa più difficile per la sanità pubblica il suo contenimento. In Italia abbiamo una parte della popolazione vaccinata contro il vaiolo e una parte che non è immunizzata. Credo che l’Oms farebbe bene a rimettere nell’agenda futura – anche per quanto riguarda i bambini e l’Africa – le vaccinazioni contro il Mpox”.

Claudio Maria Mastroianni (past president della Società italiana di malattie infettive e tropicali e professore ordinario di Malattie infettive all’Università degli Studi Sapienza di Roma), dopo la scoperta del primo caso in Unione Europea. in alcune dichiarazioni riportate da SkyTg24, ha invitato a “niente allarmismi, solo tanta tanta prudenza“.

Secondo Mastroianni, “in Italia non c’è un rischio mpox ma occorre tenere alta la guardia”. Per Mastroianni una volta “individuati i soggetti che hanno avuto a che fare con i Paesi a rischio mpox e che presentano la tipica sintomatologia del virus, ossia febbre, cefalea, astenia e comparsa sul tutto il corpo di vescicole piene di liquido, è necessario che vengano sottoposti a test e visitati da uno specialista che accerti la malattia”.

Se il paziente risulta positivo al virus mpox, devono scattare “tutte le precauzioni, cioè l’isolamento dello stesso, che può avvenire anche in casa, non necessariamente in ospedale, finché non scompaiono le vescicole. L’obiettivo è proteggere anziani e fragili”.

Fonte foto: iStock - angelp

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