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Vaiolo delle scimmie in Italia, chi colpisce di più? Svelato l'identikit del paziente tipo: età media e sesso

Uno studio sui primi casi italiani ha permesso di identificare il paziente tipo che può essere colpito dall'infezione

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Il vaiolo delle scimmie prende sempre più piede in Italia con 714 casi segnalati al 23 agosto, con un +52 rispetto a una settimana fa. La situazione sembra essere sotto controllo e le autorità sanitarie hanno più volte ribadito di non voler creare allarmismi sulla situazione che, su tutte, vede la regione Lombardia guidare la classifica dei contagi con ben 308 casi.

Ma qual è il paziente tipo che viene colpito da questa infezione? A rispondere a questa domanda ci ha pensato uno studio pubblicato sulla rivista ‘Emerging infectious diseases’, al quale hanno contribuito ricercatori della Fondazione Bruno Kessler, del ministero della Salute, dell’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma e delle autorità sanitarie regionali.

Vaiolo scimmie, l’identikit del paziente tipo

Con la pandemia da Covid-19 ancora presente e mai accantonata, l’idea di dover affrontare una nuova emergenza sanitaria preoccupa tutti quanti. Ma dalle autorità sanitarie è arrivato sì l’invito alla cautela, ma non all’allarmismo. Infatti, secondo quanto riferito, la situazione sarebbe sotto controllo e con l’arrivo dei vaccini tutto può essere gestito.

Ma è anche importante cercare di capire quali sono i profili maggiormente colpiti da questa infezione che, nelle scorse ore, ha mietuto la una vittima italiana. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista ‘Emerging infectious diseases’, l’identikit del paziente tipo in Italia è chiaro: maschio con età media 37 anni.

Questo profilo viene fuori dallo studio dei primi 255 casi confermati di vaiolo delle scimmie osservati in Italia, da inizio maggio fino all’8 luglio. Tra questi il 95% (190) hanno dichiarato di aver avuto rapporti sessuali con altri uomini e 25 pazienti hanno svelato di essere stati recentemente alle isole Canarie, dove si ipotizza sia avvenuto un evento che ha amplificato la trasmissione epidemica.

Vaccino contro il vaiolo, a chi spetta

Come per il Covid-19, anche contro il vaiolo delle scimmie un ruolo fondamentale verrà svolto dai vaccini. La campagna ha preso il via l’8 agosto e per la prima fase è stata stabilita la distribuzione delle dosi attualmente disponibili alle regioni con il maggior numero di casi segnalati.

Una dose del vaccino contro il vaiolo delle scimmie

Nella prima tranche sono previste circa 5mila dosi. Successivamente ne arriveranno altre per un totale di 16mila. La campagna di vaccinazione è diretta a:

  • Personale di laboratorio con possibile esposizione diretta al virus;
  • Persone gay, transgender, bisessuali:
  • Uomini che hanno rapporti intimi con altri uomini che rientrano in alcune specifiche categorie di rischio.

Vaiolo scimmie, la situazione in Italia

Nell’ultimo bollettino di martedì 23 agosto 2022 sul vaiolo delle scimmie del ministero della Salute, come detto, sono stati riportati 714 casi, con un incremento di 52 nuovi contagi rispetto alla scorsa settimana.

Tra le Regioni, il maggior numero di casi (308) si è verificato in Lombardia, con 11 nuovi positivi rispetto all’ultima rilevazione; seguono Lazio (128), Emilia-Romagna (73), Veneto (48). Solo Basilicata, Calabria, Molise, Umbria e Valle d’Aosta non hanno riportato contagi.

Fonte foto: ANSA

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