Vaiolo delle scimmie, ma non solo: perché adesso si prevede un boom delle malattie sessualmente trasmesse
Sifilide, papilloma, ma anche herpes ai genitali o epatite: perché secondo gli esperti le malattie sessualmente trasmesse aumenteranno
I due anni di pandemia da Covid sembrano aver fatto dimenticare altre malattie ben note un tempo, ma adesso, in particolare in estate, arriva l’allarme degli esperti: è possibile che nelle prossime settimane si registri un aumento di patologie infettive come sifilide, herpes dei genitali, gonorrea, ma anche papilloma virus (HPV) ed epatite, senza contare l’Hiv. Una delle cause, infatti, è la fine delle restrizioni, con il ritorno a maggiori contatti diretti e soprattutto una crescita dei rapporti sessuali occasionali, tipici del periodo estivo.
La preoccupazione riguarda, poi, la scarsa consapevolezza nei confronti di queste malattie infettive, insieme crescente resistenza agli antibiotici del batterio della gonorrea negli Usa e alla diminuzione dei vaccini, come nel caso dell’HPV: “Si tratta di un’infezione particolarmente contagiosa, per cui può bastare anche un rapporto intimo non completo” avverte Nicola Squillace, infettivologo presso l’azienda ospedaliera San Gerardo di Monza, intervistato da Virgilio Notizie.
- Perché questa estate potrebbero aumentare le malattie sessualmente trasmesse
- Quali sono le malattie “dimenticate” che si rischiano in caso di “flirt” estivi
- In che categoria si inserisce il vaiolo delle scimmie, monitorato anche l’OMS?
- Quali sono i sintomi e cosa fare
- Le precauzioni da non dimenticare: cosa fare
Perché questa estate potrebbero aumentare le malattie sessualmente trasmesse
“L’estate e le vacanze in genere sono momenti in cui ci si rilassa maggiormente e si abbassa la guardia rispetto alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse. Quest’anno poi, dopo 2 anni di pandemia, è molto forte il desiderio di vivere un’estate spensierata e divertente per tutti, soprattutto nelle fasce più giovani della popolazione” spiega l’infettivologo dell’Unità Operativa Malattie Infettive dell’Ospedale San Gerardo di Monza – Università Milano-Bicocca.
Quali sono le malattie “dimenticate” che si rischiano in caso di “flirt” estivi
“L’elenco sarebbe molto lungo. Possiamo individuarle ed elencarle in base al genere di microrganismi implicati: possiamo distinguere malattie a trasmissione sessuale virali e batteriche. La malattia virale a trasmissione più frequente è l’infezione da Virus del Papilloma umano (HPV) che è l’agente responsabile delle verruche comuni, ma anche di condilomi in sede anale, peniena, vulvo-vaginale ed orale. L’herpes genitalis è un’altra patologia virale purtroppo difficile curare e spesso a carattere cronico; un’altra patologia cronica ben più grave dell’herpes genitale è l’infezione da HIV che, se diagnosticata precocemente, può essere controllata con i farmaci antiretrovirali ma, se diagnosticata in fase tardiva, può portare a un grave deterioramento del sistema immunitario con aumentato il rischio di tumori ed infezioni gravi anche potenzialmente fatali” spiega l’esperto.
In che categoria si inserisce il vaiolo delle scimmie, monitorato anche l’OMS?
“Rappresenta la novità di quest’anno. Del vaiolo delle scimmie non conosciamo ancora bene l’andamento soprattutto in persone con problemi di deficit immunitario” chiarisce l’esperto, che prosegue con le altre malattie a trasmissione sessuale: “Le infezioni batteriche a trasmissione sessuale più frequenti sono costituite dalla sifilide, dalla gonorrea edalla chlamydia. La sifilide sembra una malattia di altri tempi, ma non è affatto sparita; anch’essa può diventare grave se non diagnosticata e trattata precocemente. La gonorrea negli ultimi anni ha mostrato insorgenza di resistenze ai comuni antibiotici per cui merita particolare attenzione. Le infezioni da chlamydia, invece, sembrano essere incrementate negli ultimi 20 anni in modo piuttosto preoccupante.
Quali sono i sintomi e cosa fare
“I sintomi sono molto variabili a seconda del microrganismo in questione, ma spesso le manifestazioni sono costituite da secrezioni in regione genitale (pene, vulva, vagina) o anale accompagnate o meno da linfoadenopatia in regione inguinale. Una caratteristica di alcune infezioni come la sifilide, per esempio, è la comparsa di un’unica lesione in sede ano-genitale seguita poi dopo circa 6-8 settimane dalla comparsa di macchie su tutto il corpo. Tuttavia alcune infezioni a trasmissione sessuale possono essere anche completamente asintomatiche come le cerviciti (infezioni del collo dell’utero), alcune infezioni dell’uretra e l’infezione da HPV. Alcune infezioni possono essere anche “camuffate” dall’uso di antibiotici per altri motivi. È sempre sconsigliato l’uso di antibiotici non prescritti da uno specialista in merito. In Italia sono attivi i centri per le malattie a trasmissione sessuale (centri MTS) o infezione sessualmente trasmissibili (centri IST) in quasi tutte le città capoluogo di provincia o nei capoluoghi di regione dove è possibile eseguire gli esami di screening completi gratuitamente” spiega Squillace.
Le precauzioni da non dimenticare: cosa fare
“Il modo migliore per ridurre il rischio di contrarre le infezioni sessualmente trasmissibili è usare il preservativo sempre e correttamente, e fare i test per tutte le infezioni a trasmissione sessuale periodicamente soprattutto se si hanno rapporti occasionali – suggerisce l’infettivologo – Nel caso si iniziasse una relazione stabile è sempre opportuno eseguire i test insieme prima di avere eventuali rapporti non protetti. Un’altra raccomandazione è quella di evitare di assumere alcoolici o comunque sostanze eccitanti e disinibenti che possono ridurre di molto la percezione del rischio”.