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CRONACA NERA

Vaccino coronavirus: quando arriverà la prima fiala

In Italia e nel mondo continua a preoccupare l'emergenza coronavirus in attesa della produzione del primo vaccino

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La prima fiala del vaccino per il coronavirus realizzato a Pomezia, sperimentato a Oxford e prodotto nel polo farmaceutico di Anagni, in provincia di Frosinone, potrebbe arrivare a settembre. La trasmissione ‘Quarto Grado’, che nella puntata di venerdì 26 giugno ha svelato anche le ultime parole di Marco Vannini, è entrata con le sue telecamere nello stabilimento della Catalent ad Anagni.

Barbara Sambuco, general manager della Catalent, ha dichiarato: “La prima fiala potrà uscire da qua non prima di settembre”.

Poi ha anche detto: “Noi saremo pronti sicuramente per agosto ma penso che tra settembre e ottobre sarà il momento in cui vedremo uscire da qua la prima fiala di vaccino”.

Mario Gargiulo, presidente di Catalent Europa, ha aggiunto: “Il nostro compito è quello di farci trovare pronti per fare in modo che questo vaccino arrivi il più presto possibile e al più grande numero di persone possibili”.

Vaccino coronavirus, da Ue nuovo impegno di 4,9 miliardi

Intanto, sempre sul tema vaccini, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato un nuovo impegno di 4,9 miliardi di euro da parte del Team Europe, con la Banca europea per gli investimenti, per l’accesso universale ai vaccini, test e trattamenti al coronavirus.

“Metteremo fine a questa pandemia solo quando sarà finita ovunque”, ha detto la von der Leyen a un evento sulla raccolta fondi per il vaccino, i testi e i trattamenti contro il coronavirus.

Poi ha aggiunto: “Ciò significa che ogni persona al mondo potrà avere accesso a test, trattamenti e vaccini, indipendentemente da dove vivono, da dove provengono o che aspetto hanno. Per questo, dobbiamo investire nella produzione di vaccini ad una velocità senza precedenti”.

L’appello di von der Leyen: “Abbiamo bisogno che i nostri migliori scienziati lavorino insieme. Le nostre organizzazioni sanitarie globali uniscano le forze. Governi, imprese e filantropi intervengano e forniscano finanziamenti”.

Fonte foto: Ansa
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