Vaccini covid, dove potrebbero essere prodotti in Italia
Il governo si sta muovendo per avviare la produzione dei vaccini anti Covid in Italia: individuate le aziende in grado di farlo
Produrre i vaccini contro il Covid-19 anche in Italia: il nuovo governo ha iniziato a lavorare in questa direzione per far fronte ai continui ritardi e ai tagli delle forniture da parte delle aziende farmaceutiche. I nodi da risolvere però sono tanti e i tempi si annunciano lunghi.
Il primo passo intanto è stato fatto giovedì con un incontro tra il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, il presidente dell’Aifa Giorgio Palù e il commissario straordinario all’emergenza coronavirus Domenico Arcuri.
Nel corso del vertice si è parlato di tempi, obiettivi e tempistica. Scaccabarozzi ha assicurato che le aziende italiane sono pronte ma che serviranno comunque almeno 4-6 mesi per poter avviare la produzione.
Al di là della questione dei brevetti, serve tempo per riorganizzare i siti produttivi e per il necessario know how. Inoltre c’è da risolvere il nodo costituito dalla scarsità dei bioreattori necessari per la produzione dei vaccini.
Vaccini covid, i siti dove potrebbero essere prodotti in Italia
Il ministero avrebbe già individuato i siti italiani in grado di avviare la produzione dei vaccini. Secondo TgCom24 sono almeno 5 le aziende che potrebbero partire con la produzione dei vaccini.
Si tratta di ReiThera, l’azienda di Castel Romano (Roma) attualmente impegnata nello sviluppo del vaccino italiano Grad-Cov2, e della Irbm di Pomezia (Roma), che ha partecipato allo sviluppo del vaccino di AstraZeneca.
C’è poi la Gsk di Rosia (Siena) e la Fidia Farmaceutici di Abano Terme (Padova). Tutte queste potrebbero produrre i vaccini di AstraZeneca e Johnson & Johnson. Infine la Thermo Fisher Scientific di Ferentino (Frosinone), che potrebbe produrre anche i vaccini a Rna messaggero (Pfizer e Moderna).