Ucraina, la Russia inizia le esercitazioni militari: esercito in Bielorussia e le navi da guerra nel Mar Nero
Il governo russo ha confermato il via alle esercitazioni congiunte in Bielorussia: oltre 30mila soldati e sei navi da guerra
Aumentano sempre più le preoccupazioni dell’Europa e della Nato per la situazione di tensione al confine con l’Ucraina, con la Russia che si fa sempre più minacciosa e pronta a invadere i territori di competenza di Kiev. Dopo aver schierato al confine un numero elevato di militari, dal Cremlino è arrivato anche il via libera alle esercitazioni via terra e via mare che hanno coinvolto la Bielorussia.
- Ucraina, la Russia inizia le esercitazioni militari
- Tensione Ucraina, esercito russo in Bielorussia e nel Mar Nero
- Tensione Ucraina, la risposta e la diplomazia
Ucraina, la Russia inizia le esercitazioni militari
Sono oltre 100.000 i soldati russi arrivati al confine ucraino, nel tentativo di Mosca di pressare sempre più e tenersi pronta all’azione. Nelle ultime ore, come confermato da Valery Gerasimov, il capo di stato maggiore russo, due battaglioni da 30mila soldati sono stati spostati in Bielorussia dove hanno preso il via delle esercitazioni.
Gerasimov è giunto sul luogo per visionare il lavoro delle truppe che potranno contare anche sui sistemi missilistici terra-aria S-400 e numerosi caccia.
Tensione Ucraina, esercito russo in Bielorussia e nel Mar Nero
Il ministero della Difesa russo ha anche diffuso un video di sei navi da guerra della marina che si stanno dirigendo verso il Mar Nero dal Mediterraneo per esercitazioni militari. Le navi si sono mosse dal porto della Marina russa in Siria e nel Mar Nero parteciperanno a esercitazioni navali.
Le navi, la Korolev, la Minsk e la Kaliningrad, la Pyotr Morgunov, la Georgy Pobedonosets e la Olenegorsky Gornyak, si vanno ad aggiungere alle truppe di terra di Mosca stanziate sul confine ucraino.
Il ministero della Difesa russo ha confermato in un comunicato l’inizio delle manovre in Bielorussia, denominate Union Resolve 2022, in programma fino al 20 febbraio, che si concentreranno sulla “soppressione e il respingimento di aggressioni esterne”.
Tensione Ucraina, la risposta e la diplomazia
Mentre la tensione al confine con l’Ucraina è ormai alle stelle, l’Europa non resta con le mani in mano ed è pronta a intervenire nel caso di passi azzardati da parte della Russia. Secondo il presidente ucraino Zelensky le operazioni militari russe sono “pressione psicologia”, ma l’Ucraina “ha abbastanza forze per difendere con onore il nostro Paese”.
Negli ultimi giorni anche il Regno Unito si è detto pronto a correre in soccorso di Kiev, con 1.000 soldati pronti a partire nel caso in cui dovesse scoppiare una crisi umanitaria. Biden e Macron hanno discusso dei recenti incontri del francese al Cremlino, cercando di venire a capo della questione ucraino-russa.
La Nato, dopo aver assistito al più grande dispiegamento militare della Russia nell’ex Bielorussia sovietica dalla Guerra Fredda, ha sottolineato l’urgenza di intervenire, con la Casa Bianca che ha definito le esercitazioni un’azione di “escalation” delle tensioni sull’Ucraina.