Ucraina, genocidio o crimini di guerra? Perché Zelensky e l'Occidente hanno posizioni diverse
Situazione Ucraina: perché si sente spesso parlare di "genocidio" e "crimini di guerra"
“Putin ha pianificato e sta commettendo un genocidio in Ucraina”. Lo ha ripetuto più volte Zelensky da quando è iniziata la guerra scatenata da Vladimir Putin, lo “Zar” russo. Gli Usa, tramite il consigliere per la sicurezza nazionale Jack Sullivan, e altri paesi occidentali per il momento hanno posizioni un poco più blande, parlando di “crimini di guerra”, su cui si stanno raccogliendo prove dopo gli orrori commessi sui civili ucraini a Bucha e a Irpin. Ma qual è la differenza tra genocidio e crimini di guerra?
Che cos’è un genocidio
L’Onu, per genocidio, fa riferimento “agli atti commessi con l’intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso”. Il termine porta la firma di Raphael Lemkin, un giurista polacco di origine ebraica, che coniò il neologismo nel 1944 per descrivere l’Olocausto e quelle azioni atte a disintegrare tramite persecuzioni dei gruppi nazionali e religiosi.
Il termine genocidio fu utilizzato dal Tribunale Militare Internazionale durante il Processo di Norimberga che si pronunciò contro i crimini della Germania nazista. “Gli imputati conducono un sistematico genocidio, vale a dire lo sterminio di gruppi razziali e nazionali, contro le popolazioni civili di determinati territori occupati al fine di distruggere particolari razze e gruppi nazionali o religiosi, in particolare ebrei”, si legge negli atti del processo.
Winston Churchill, per descrivere le atrocità naziste, prima che venisse coniato il termine “genocidio”, parlò di “un crimine senza nome”. Dopo il Processo di Norimberga, nel 1948 l’Onu ha approvato la Convenzione per la Prevenzione e la repressione del delitto di genocidio, stabilendo che il “genocidio” è un crimine internazionale da giudicare con tribunali speciali o corti internazionali.
Cosa significa l’espressione “crimini di guerra”
Per “crimine di guerra” si intende una violazione delle leggi di guerra, come ad esempio il non rispetto delle norme e delle procedure di combattimento. Attaccare militari che espongono una bandiera bianca in segno di resa è ritenuto un crimine di guerra.
Sono compresi nei crimini di guerra anche gli atti che violano il diritto internazionale umanitario: il maltrattamento dei prigionieri di guerra o dei civili, come stabilito dalle Convinzioni di Ginevra. I crimini di guerra oggi vengono giudicati dal Tribunale internazionale dell’Onu e dalla Corte penale internazionale, entrambi aventi sede all’Aia (Olanda).
Profughi ucraini in fuga dalla guerra
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