Omicidio di Luigi Procopio a Napoli, arrestato a Milano il presunto killer: gli ha sparato davanti al figlio
L'assassino di Luigi Procopio sarebbe stato arrestato dalla polizia a Milano, dopo la fuga da Napoli
Arrestato il presunto assassino. L’uomo accusato di aver ucciso Luigi Procopio davanti al figlio di 11 anni a Napoli è stato rintracciato e fermato a Milano dalla polizia su indicazione della Dda.
L’arresto del presunto assassino
All’alba del 5 ottobre la squadra mobile della polizia di Napoli, con il supporto di quella di Milano, ha arrestato un uomo di su cui ci sarebbero pesanti indizi di colpevolezza nel caso dell’omicidio di Luigi Procopio.
Il delitto era stato commesso il 30 settembre scorso e da allora le forze dell’ordine avevano continuato a cercare il possibile responsabile, fuggito dopo aver sparato al 45enne davanti al figlio di 11 anni.
Sulla persona arrestata pendeva un decreto di fermo da parte della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, che stava indagando fin dalle prime ore sul caso. Si tratterebbe di un familiare della vittima, Antonio Amoroso.
Il commento del procuratore di Napoli
Il procuratore di Napoli Nicola Gratteri è intervenuto con un commento sul risultato di questa operazione: “È la risposta dello Stato a chi crede che Napoli sia come alcune città del Sud America” ha dichiarato.
“È vero, a Napoli può ancora accadere che si spari in pieno giorno ma siamo sul pezzo. A forze dell’ordine e magistratura servono solo più mezzi e più tecnologia” ha continuato il procuratore.
Sul caso ha indagato la Direzione distrettuale antimafia sia per i metodi, ritenuti appunto mafiosi, dell’esecuzione, sia perché la vittima, Luigi Procopio, era ritenuto vicino al clan camorristico dei Mazzarella.
L’omicidio di Luigi Procopio
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera però, dietro all’omicidio di Procopio ci sarebbe un debito. 5mila euro che Amoroso doveva allo zio acquisito e che non sarebbe stato in grado di ripagare.
Il 30 settembre Amoroso avrebbe quindi approcciato Procopio mentre questo si trovava per strada insieme al figlio di 11 anni e gli avrebbe sparato uccidendolo sul colpo di fronte al ragazzino.
Le indagini della Dda hanno quindi portato a una ricostruzione piuttosto precisa di quanto accaduto. Resta soltanto un particolare da chiarire: la posizione della persona che ospitava Amoroso a Milano. Non è infatti chiaro se fosse o meno consapevole che l’uomo fosse in fuga.