Uccisa Hadis Najafi, la ragazza simbolo delle proteste in Iran: "Colpita da sei proiettili"
Hadis Najafi, la ragazza divenuta simbolo delle proteste in Iran dopo un video virale in cui si legava i capelli senza velo, è stata uccisa
In Iran proseguono ininterrottamente le proteste scoppiate in seguito alla morte di Masha Amini, la 22enne turista curda che ha perso la vita dopo essere stata arrestata e picchiata per non aver indossato l’hijab nel modo corretto.
Non si è fatta attendere la reazione del governo di Teheran, che ha optato per il pugno duro attuando una violenta repressione.
Secondo Human Rights Watch dopo una settimana di manifestazioni sono già oltre 50 i morti e centinaia i feriti. E tra le vittime c’è anche Hadis Najafi, tra le ragazze simbolo della protesta.
- Uccisa Hadis Najafi, la ragazza del video virale
- Tensione sempre più alta in Iran
- La testimonianza del regista premio Oscar
Uccisa Hadis Najafi, la ragazza del video virale
Hadis Najafi aveva solo 20 anni. Negli ultimi giorni era salita alla ribalta social per un video divenuto virale in cui, senza velo, si legava i suoi capelli biondi con un elastico prima di prendere parte a una manifestazione.
A riportare la notizia della sua uccisione sono stati diversi attivisti e reporter locali.
Secondo il racconto della giornalista iraniana Masih Alinejad la giovane è morta dopo essere stata colpita da sei proiettili al petto, al viso e al collo nella città di Karaj, nei pressi della capitale Teheran.
Dalle indiscrezioni a sparare sarebbero state le forze di sicurezza iraniane, ma sulla vicenda non sono emerse notizie ufficiali. La 20enne secondo quanto si apprende è stata uccisa la sera di sabato 24 settembre. La sua famiglia avrebbe già fatto circolare le immagini del funerale.
Tensione sempre più alta in Iran
Nonostante la forte repressione del governo i manifestanti in Iran, tra donne e uomini, non accennano a placare la loro rabbia nei cortei. La tensione resta alle stelle.
E adesso che Hadis Najifa è stata uccisa, il suo nome è divenuto una bandiera delle proteste insieme a quello di Masha Amini.
In uno degli ultimi video apparsi sui social, girato apparentemente nelle ultime ore, si vede una donna camminare con la testa scoperta mentre sventola il suo velo in mezzo alla strada trafficata di Teheran, infrangendo così le rigide regole di abbigliamento.
Nel Paese iraniano tutte le donne, indipendentemente dalla loro nazionalità e religione, sono tenute a coprire i capelli e il corpo fino al ginocchio, e non devono indossare pantaloni attillati o jeans strappati.
La testimonianza del regista premio Oscar
Il regista iraniano premio Oscar Asghar Farhadi ha spiegato attraverso un filmato quanto sta accadendo in questi giorni di rivolta antigovernativa.
Chiedendo il supporto di intellettuali e artisti di tutto il mondo, ha sottolineato che l’età media dei manifestanti è molto giovane.
“Ho visto indignazione e speranza nei loro volti e nel modo in cui marciavano per le strade – ha dichiarato – rispetto profondamente la loro lotta per la libertà e il diritto di scegliere il proprio destino”.