Uccide il figlio e finge che sia stato rapito: l'omicidio negli Usa che ricorda quello di Elena Del Pozzo
Il caso del piccolo Ezekiel ricorda molto l'omicidio di Elena Del Pozzo: la mamma l'ha ucciso e ha simulato il rapimento
Una donna di 28 anni è stata arrestata, insieme al convivente 37enne, con l’accusa di aver ucciso il figlio di due anni. La morte del piccolo Ezekiel Harry, ucciso a Houma nello stato della Louisiana, ricorda per sommi capi la tragedia che ha coinvolto solo poche settimane fa la piccola Elena Del Pozzo in Italia.
Il dramma che ricorda la morte di Elena
L’omicidio, secondo quanto raccontato dai media americani, è avvenuto il 12 luglio quando la 28enne Maya Jones ha denunciato alle forze dell’ordine il rapimento del piccolo Ezekiel. La donna, però, aveva già ucciso il bambino di due anni e soltanto qualche ora dopo il corpo del piccolo è stato trovato nei cassonetti dei rifiuti.
La mamma, come era già capitato in occasione dell’omicidio di Elena Del Pozzo, aveva infatti raccontato che stava camminando lungo un ruscello con i suoi quattro figli, tra i 5 e i 10 anni, quando qualcuno in un camion grigio aveva rapito Ezekiel. Gli investigatori, dopo gli accertamenti, si sono resi conto che il suo racconto era impreciso e pieno di bugie.
Il ritrovamento del corpo e l’arresto
Dopo la denuncia della donna le forze dell’ordine hanno sin da subito emesso un avviso di un bambino che era stato rapito e che si trovava in grave pericolo. Ma col passare delle ore la posizione della mamma si è complicata sempre più e, messa con le spalle al muro dagli investigatori, ha confessato l’omicidio.
La donna è quindi finita in manette dopo che il corpo del bimbo di due anni è stato rinvenuto in un cassonetto dell’immondizia a Houma. La polizia è riuscita a rintracciare il cadavere del piccolo visionando le immagini dei filmati di sicurezza della zona dove la donna aveva raccontato di aver passeggiato con i figli e, da alcuni frame, si vede la 28enne con in mano un borsone dove probabilmente era contenuto il corpo del piccolo. Nelle immagini del ritorno il borsone non c’era più, ecco perché le ricerche si sono concentrate sulla zona dove poi è stato rivenuto il cadavere.
Arrestato anche il convivente
Oltre a Maya Jones a finire in manette è stato anche Jarmaine Robinson, suo convivente. L’uomo, 37 anni, sarebbe il complice dell’omicidio.
Secondo quanto riferito dalla polizia di Houma i due “devono affrontare accuse di omicidio di primo grado, ostruzione alla giustizia e altre accuse correlate”.