Tumori al polmone scambiati per Covid: il report
Secondo i ricercatori del Cancer Research UK sono state a migliaia le diagnosi mancate per aver confuso i sintomi del coronavirus
Fino a 3 milioni di persone nel Regno Unito avrebbero mancato test fondamentali per individuare in tempo il tumore al polmone perché scambiati per casi di Covid-19. Sono le stime, riportate dal Dailymail, del Cancer Research UK, un istituto inglese di ricerca specializzato, che prevede fino a 35mila morti in più in un anno di cancro in Gran Bretagna.
Secondo i ricercatori migliaia di tumori ai polmoni non sarebbero stati diagnosticati perché i sintomi sarebbero stati confusi con quelli del Covid-19 e i pazienti sarebbero stati mandati in quarantena invece di essere sottoposti a controlli mirati, o anche al semplice tampone. Un intervallo di tempo, quello dei 14 giorni di isolamento, che può essere cruciale per effettuare una diagnosi precoce del cancro e iniziare in tempo la terapia.
Questa malattia ha infatti in comune con il Covid i sintomi tipici della tosse persistente, mancanza di respiro e mancanza di energia, che possono essere scambiati come segni di infezione da Sars-Cov-2.
Il timore degli studiosi inglesi è quindi che molti soggetti malati di cancro ai polmoni abbiano aspettato e stiano aspettando troppo per rispettare le misure di anti-contagio da coronavirus.
A causa della mobilitazione quasi totale degli ospedali per la crisi sanitaria provocata dal Covid-19, soprattutto nella prima ondata, sono state annullate buona parte delle procedure, compresi i controlli e le operazioni per i tumori.
Secondo quanto riporta il Cancer Research UK i ricoveri urgenti per il cancro ai polmoni sono diminuiti del 50% quest’anno. Nel Regno Unito, dove rappresenta la forma più mortale della malattia, solo una persona su tre a cui è stata diagnosticato questo tumore vive da più di cinque anni. Ma il tasso di sopravvivenza è del 60% tra coloro che ricevono una diagnosi precoce.