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CRONACA ESTERA

Trovato morto in Norvegia il beluga Hvaldimir, la "spia" della Russia di Vladimir Putin: mistero sulla causa

In Norvegia è stato trovato senza vita il beluga Hvaldimir, diventato famoso perché sospettato di essere una "spia" di Putin, addestrata in Russia

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Simone Gervasio

GIORNALISTA

Giornalista professionista, napoletano trapiantato a Milano, si occupa di cronaca, attualità, cultura pop e sport. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo, ha lavorato per diversi siti e redazioni. Oltre al web, ha avuto esperienze anche in tv e in radio

Il beluga Hvaldimir, sospettato in passato di essere una “spia” per Putin, addestrata in Russia, è stato trovato morto in Norvegia. Ancora tutte da chiarire le cause della scomparsa della balena che sembrava essere in buone condizioni ed era diventata popolare nel Paese.

Morto il beluga Hvaldimir: trovato il suo corpo

Il beluga Hvaldimir è stato rinvenuto alla deriva al largo della città sud-occidentale di Risavika, da qui è stato trasportato nel porto di Stavanger, sempre nel sud-ovest del Paese.

Per lui però non c’era più niente da fare.

L’avvistamento di una balena beluga

Addio al beluga Hvaldimir: le reazioni dalla Norvegia

“Quando mi sono accertato della sua morte, mi si è spezzato il cuore“, ha dichiarato all’Ansa, Sebastian Strand, biologo marino fondatore della nonprofit Marine Mind, che lo aveva seguito per anni.

Ha inoltre sottolineato come. solo poco più di 24 ore prima del decesso, aveva avuto conferme che fosse ancora vivo e in buona salute.

“È troppo presto per speculare sulla causa della morte”, ha aggiunto. Nelle prossime ore verrà effettuata la necroscopia, utile a scoprirla. Strand ha dichiarato di aver visto alcuni segni sul corpo del cetaceo, segni forse causati da uccelli o altri animali marini.

Chi era Hvaldimir: perché era diventato famoso e cosa c’entrano la Russia e Putin

Il primo avvistamento del beluga risale all’aprile del 2019 nei pressi dell’isola di Ingoya, a circa 415 chilometri da Murmansk, sede della Flotta del Nord russa. Allora i biologi marini norvegesi avevano notato e rimosso dal suo corpo un’imbracatura, che supportava una telecamera, made in San Pietroburgo.

Il fatto portò a sospettare che il beluga fosse stato addestrato come “spia” dai militari russi, per la sua familiarità con gli umani, e fosse uno degli animali che gli stessi utilizzano per compiti militari di ricognizione: scattò anche un’indagine, Mosca non ha mai risposto alle accuse.

L’animale – che secondo i funzionari norvegesi era fuggito da un recinto – fu presto chiamato Hvaldimir, un gioco di parole tra “Hval“, che in norvegese significa balena, e Vladimir, il nome del presidente russo Putin.

Beluga Hvaldimir: cosa sappiamo delle sue ultime mosse

Socievole e a suo agio con gli uomini, Hvaldimir era diventato una celebrità in Norvegia. Si sprecano i suoi avvistamenti, momenti in cui giocava con i marinai che incontrava avvicinandosi, sorprendentemente, a loro e alle loro barche.

Uno di loro, Daniel Larsen, racconta di come si fosse avvicinato a lui e alla barchetta sulla quale era con degli amici: “Era gentile e curioso. Abbiamo iniziato a dargli il cinque e lui ci trainava tirando la corda della barca, come se fosse un cavallo. Era lui a decidere cosa fare!”.

Era di fatti addomesticato e abituato agli umani, dopo aver trascorso gran parte della sua vita in cattività in Russia. I suoi spostamenti ne descrivono l’ultimo lunghissimo viaggio compiuto. Era partito dal Mar Artico, arrivando fino alla costa svedese, dove era entrato nel centro di Göteborg l’estate scorsa. Un anno dopo è riapparso ma senza vita.

Fonte foto: IPA

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