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CRONACA ESTERA

Troppi turisti in costume a Malta e i residenti sbottano: "Vestitevi in maniera decorosa". I cartelli in città

Singolare protesta di un cittadino di Sliema, a Malta, esasperato dai turisti che girano in costume da bagno in città. La legge lo vieta espressamente

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Il recente boom di accessi a Malta comincia a causare qualche mal di pancia ai residenti, messi a dura prova dalla grande affluenza e soprattutto dal comportamento dei turisti che non osservano le comuni regole di decoro, ad esempio girovagando per le città in costume da bagno. Un residente di Sliema, David Pace O’Shea, ha così messo in piedi una protesta contro i turisti maleducati, affiggendo sessanta cartelli con il messaggio: “Niente costumi da bagno nelle nostre strade”. Un’iniziativa che ha visto il plauso di molti concittadini ed è giunta fino al sindaco, con la possibilità che faccia da apripista per un’azione istituzionale.

Turisti in costume a Malta: la protesta dei residenti

Turismo sì, ma che sia decoroso. È l’estrema sintesi della protesta inscenata da David Pace O’Shea, residente di Sliema a Malta, letteralmente stufo di imbattersi in turisti seminudi in giro per le strade cittadine.

“Niente costumi da bagno nelle nostre strade” recita uno dei suoi cartelli, in modo lapidario. Ne ha affissi una sessantina in giro, per far sì che più persone possibili potessero vederli: il costume da bagno è per la spiaggia, in città bisogna vestirsi in maniera più decorosa. Questo vorrebbe Pace O’Shea, e non solo lui.


Una vista panoramica del lungomare di Sliema, a Malta

Ovazione social per i cartelli contro i turisti a Malta

La protesta lanciata da David Pace O’Shea ha trovato infatti un ampio sostegno tra i cittadini, ormai esasperati dalla trasformazione del centro di Sliema in una sorta di spiaggia a cielo aperto.

Secondo quanto riportato dall’Agi, molti residenti hanno espresso la loro frustrazione sui social media, accogliendo favorevolmente l’iniziativa del concittadino.

Pace O’Shea non si è limitato a tappezzare Sliema con i suoi cartelli, ma ha tentato anche un contatto con il sindaco di Sliema, John Pillow, sollecitando un maggiore supporto per regolamentare l’abbigliamento dei turisti nelle aree pubbliche, magari con una campagna di comunicazione ad hoc.

Ciò che l’uomo chiede è che venga semplicemente rispettata la legge: secondo l’articolo 338 del Codice penale di Malta, infatti, è un reato comparire in pubblico “nudo o vestito in maniera indecente”.

Il boom del turismo a Malta

Malta, che è già fra gli Stati più densamente popolati al mondo (1649 abitanti per chilometro quadrato nel 2023), si trova negli ultimi tempi a fronteggiare anche un incredibile boom del turismo internazionale.

Il 2023 è stato un anno eccezionale per l’isola, che ha visto un’affluenza turistica superiore ai livelli pre-pandemici, con oltre 3 milioni di visitatori (+8,3% rispetto al 2019). L’isola inoltre è sempre più apprezzata dagli italiani, che l’anno scorso hanno superato i britannici in termini di presenze.

Un boom turistico che ha portato benefici economici significativi, con quasi 3 miliardi di euro spesi dai visitatori nel 2023, ma anche, come sembra, qualche conseguenza più spiacevole.

Fonte foto: iStock

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