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CRONACA ESTERA

Tre accuse di stupro per Sofiane Bennacer, attore e compagno di Valeria Bruni Tedeschi

Il protagonista di “Forever Young”, film di Valeria Bruni Tedeschi presentato a Cannes e prossimamente al cinema, accusato di violenza da tre donne

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

È esploso il “caso Bennacer” in Francia, dopo la notizia pubblicata dal quotidiano francese Libération dell‘indagine per violenza sessuale in corso contro l’attore.

Sofiane Bennacer, protagonista del film “Forever Young (Les Amandiers)”, diretto dalla compagna Valeria Bruni Tedeschi, è stato difeso dalla fidanzata e dalla sorella, Carla Bruni, moglie dell’ex presidente francese Nicolas Sarkozy.

Le accuse a Bennacer

Secondo il quotidiano francese, la magistratura starebbe già da tempo indagando sull’attore, in seguito alle accuse di violenza sessuale e stupro avanzate da tre donne.

La regista Valeria Bruni Tedeschi con l’attore Sofiane Bennacer

Immediata la replica della fidanzata e regista Valeria Bruni Tedeschi, che lo ha diretto nel suo ultimo film, appena presentato a Cannes e in uscita a breve nei cinema.

La regista ha duramente risposto alla notizia pubblicata da Libération, definendo la scelta editoriale “un puro linciaggio mediatico, ben lontano dalla volontà di informare in modo obiettivo e imparziale”.

La difesa dell’attore e gli attacchi al quotidiano

“Tengo ad esprimere, innanzitutto, il mio grande rispetto per la libertà di parola delle donne e il mio profondo attaccamento al fatto che possano essere ascoltate. Sono stata io stessa vittima di abusi durante la mia infanzia e conosco il dolore di non essere stata presa sul serio” ha detto Bruni Tedeschi, come riportato dal Corriere.

La regista ha sottolineato come, sin dal primo momento, i produttori avessero non poche riserve sulla scelta di Bennacer come protagonista, ma che per lei è sempre stato un punto fermo.

“Sono rimasta artisticamente impressionata da Sofiane Bennacer sin dal primo secondo del casting del mio film e ho fortemente voluto che ne fosse l’attore principale nonostante le voci che circolavano” ha chiarito la regista.

Che comunque, chiarendo che nessun giudizio è stato finora emesso, ha attaccato Libération per il “trattamento riservato a un giovane uomo oggetto di un’indagine penale in corso, senza alcun rispetto per le persone che stanno lavorando su questa indagine, né per il principio di presunzione di innocenza”.

L’intervento di Carla Bruni e la replica di Libération

Anche la moglie dell’ex presidente francese Sarkozy, Carla Bruni, sorella della regista Valeria Bruni Tedeschi è intervenuta sulla vicenda, definendo il comportamento del giornale “vergognoso”.

Il quotidiano però non ci sta, e ha deciso di rispondere per le rime. In primis ha voluto chiarire come, nel preparare l’inchiesta, sia alla regista che all’attore era stata data la possibilità di commento o replica.

La testata ha poi attaccato direttamente Carla Bruni, prima specificando che “non c’è presunzione di innocenza quando ci sono così tante persone che testimoniano”, per poi definirla una “femminista di cartone”.

Una polemica che non sembra possa placarsi in breve. Non resta che aspettare per capire come si evolverà l’indagine.

Fonte foto: ANSA

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