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Travolge con il rimorchio il figlio di 3 anni e lo uccide: l'uomo non si è accorto di nulla

La storia di Ianto Jenkins, bimbo di tre anni travolto e ucciso dal padre mentre faceva manovra nella fattoria di famiglia, in Galles

Pubblicato:

Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Stava giocando nel cortile della fattoria di famiglia quando è stato travolto accidentalmente dal padre mentre faceva manovra con il pick-up. L’uomo non si è accorto di nulla, ha scoperto quello che era successo solo dopo aver ricevuto una chiamata della madre. È la tragica storia del piccolo Ianto Jenkins, ucciso a soli tre anni in Galles dal padre Guto.

La storia di Ianto Jenkins

Il piccolo Ianto Jenkins, 3 anni, è morto il 3 agosto 2021 nella fattoria di famiglia nei dintorni di Efailwen, nella regione gallese del Carmarthenshire.

Nei giorni scorsi, come riporta la Bbc, si è conclusa l’inchiesta sulla morte del piccolo: i giudici del tribunale di Llanelli hanno confermato la versione dei fatti del padre e la natura accidentale della tragedia. Il bimbo è stato travolto accidentalmente dal rimorchio mentre il padre stava facendo manovra per uscire dalla fattoria.

La ricostruzione della tragedia

Secondo quanto ricostruito, quel 3 agosto dell’anno scorso il piccolo Ianto Jenkins stava giocando con la sua bicicletta nel cortile della fattoria di famiglia assieme alla sorella maggiore Seren e al cugino.

Il padre del bimbo, il 32enne Guto Jenkins, doveva andare a consegnare del terriccio ai clienti, dopo essere rimasto per giorni in quarantena per essere risultato positivo al coronavirus. In un primo momento, il bambino aveva detto al padre di volerlo accompagnare, ma aveva poi cambiato idea.

L’uomo si era quindi messo alla guida del suo pick-up con agganciato un rimorchio, ma mentre stava facendo manovra per uscire dal cortile ha travolto il piccolo.

Non l’ho visto negli specchietti, nonostante li abbia controllati tutti: non ho idea di come Ianto sia stato colpito”, ha dichiarato il 32enne in tribunale. L’uomo ha raccontato inoltre che prima di partire aveva visto i figli giocare in un’area recintata della fattoria costruita proprio per loro.

A lanciare l’allarme è stata Seren, la sorella del bimbo: è subito corsa in casa a chiamare la nonna, Menir Jenkins, 61 anni. La donna è corsa fuori e ha trovato il nipotino a terra, con una grave ferita alla testa. Inutili i soccorsi.

Gli accertamenti svolti dalla polizia hanno confermato che il piccolo Ianto è stato colpito dal rimorchio e non direttamente dall’auto.

Il padre non si è accorto di nulla

Guto Jenkins non si è accorto di nulla. Non si è accorto di aver travolto il figlioletto con il rimorchio mentre faceva manovra ed è partito per fare il giro dei clienti, uscendo dalla fattoria senza sospettare nulla.

L’uomo ha continuato a guidare fino a quando non ha ricevuto la chiamata della madre che gli spiegava cosa fosse successo. “È stata la peggiore chiamata della mia vita“, ha detto l’uomo.

Il 32enne ha espresso così il suo dolore: “Non passa giorno in cui non penso a Ianto e a quello che è successo. Le circostanze della sua morte sono come un incubo a occhi aperti, con cui vivrò per il resto della mia vita. Il dolore e il senso di colpa rimarranno con me per sempre”.

Fonte foto: Twitter

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