Polemica sul web: Un giorno in Pretura scrive a Martina Ciontoli
Roberta Petrelluzzi è stata accusata dal web di aver difeso la famiglia Ciontoli, condannata per l'omicidio di Marco Vannini
È bastato un post su Facebook sulla pagina di Un giorno in Pretura per far infuriare il popolo del web. E il giorno dopo la messa in onda della puntata dedicata al caso Vannini, la polemica sembra non essere finita.
I post di Roberta Petrelluzzi
A firmare lo scritto incriminato sul social è stata la conduttrice e autrice di Un giorno in Pretura, Roberta Petrelluzzi. Che ha parlato della tragedia vissuta dalle famiglie Vannini e Ciontoli, i cui dettagli sono ancora avvolti nel mistero.
“Cara Martina Ciontoli,
ti vogliamo far sapere che siamo assolutamente in disaccordo con questo accanimento mediatico che, non si capisce perché, vorrebbe la vostra morte civile.
È un segno dei miseri tempi che stiamo vivendo, dove l’odio e il rancore prendono il sopravvento su qualsiasi altro sentimento.
Ci auguriamo che il nostro lavoro riesca a riportare la tragedia vissuta (perché tragedia è) alle sue reali dimensioni.
Roberta Petrelluzzi”.
Dopo la puntata di ieri, la conduttrice televisiva, condividendo una clip relativa al ridimensionamento della pena di Antonio Ciontoli e all’indignazione che ne è seguita, ha ribadito, sempre su Facebook:
“Noi crediamo che solo le vittime, spinte dalla propria disperazione, abbiano il diritto alla protesta, anche a quella più rumorosa. Crediamo anche che il troppo clamore spinga tutti a radicalizzare il proprio convincimento e non contribuisca a fare giustizia”.
Il caso Vannini e i Ciontoli
Il 18 maggio 2015, Marco Vannini, 21enne, è morto a casa dei genitori della fidanzata Martina Ciontoli. La famiglia di lei, dopo aver chiamato i soccorsi, avrebbe cambiato versione sull’accaduto più volte.
Per gli inquirenti, Marco sarebbe stato ucciso dal padre di Martina, Antonio Ciontoli, condannato per omicidio colposo e condannato a 5 anni di carcere. Anche gli altri membri della famiglia dovranno scontare una pena, di 3 anni.
Il caso Vannini ha fatto molto discutere la stampa e l’opinione pubblica. A gennaio è arrivata la nuova sentenza, che ha portato l’avvocato della famiglia della vittima a dire che “Marco è stato ucciso di nuovo”.