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Corona "amareggiato" in carcere per la revoca dell'affidamento

Ritenuti non validi i 5 mesi trascorsi in affidamento terapeutico. Dal carcere, Corona si sente "amareggiato"

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

L’avvocato di Fabrizio Corona, per il quale è stato revocato l’affidamento terapeutico e dovrà rimanere in carcere, racconta la reazione del suo cliente dopo averlo visitato a San Vittore. Secondo quanto riferisce l’ANSA, Corona è “abbattuto, amareggiato“, perché “non se l’aspettava”, e anche “pieno di preoccupazioni per suo figlio e per il suo lavoro”.

“Sono dispiaciuto, ma anche certo e fiducioso che non starà in carcere per altri tre anni e mezzo, ma lo rivedremo presto in affidamento, perché gli stessi giudici non hanno chiuso la porta e hanno lasciato aperti degli spiragli”.

Ivano Chiesa, il legale di Corona, mostra ottimismo nei confronti di un nuovo programma terapeutico da disporre in futuro per l’ex re dei paparazzi. Sostiene che, malgrado le violazioni delle prescrizioni imposte dai giudici, Corona “non ha commesso reati, non è un delinquente e non è pericoloso”. E aggiunge che Corona dovrà capire l’importanza dell’affidamento terapeutico e delle sue regole.

La decisione del Tribunale di Sorveglianza

Fabrizio Corona resta in carcere e dovrà scontare nuovamente i 5 mesi trascorsi in affidamento terapeutico che non sono stati ritenuti validi. Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza di Milano, riporta l’Ansa, accogliendo la richiesta dell’avvocato generale della procura Nunzia Gatto. I giudici hanno revocato l’affidamento terapeutico per l’ex agente fotografico, tornato in carcere il 25 marzo scorso, e stabilito che i 5 mesi già trascorsi non sono validi e sono quindi da scontare in carcere.

Nell’udienza di martedì scorso la Procura generale aveva chiesto che all’ex ‘re dei paparazzi’ venisse definitivamente revocato l’affidamento per curarsi dalla dipendenza dalla cocaina che gli era stato concesso nel febbraio 2018 e che poi è stato sospeso lo scorso 25 marzo, quando l’ex agente fotografico è tornato di nuovo a San Vittore. L’Avvocato generale Nunzia Gatto aveva parlato di “delirio di onnipotenza” da parte di Corona e aveva chiesto che il tempo trascorso in affidamento da Corona venisse annullato e non valesse come pena scontata.

I giudici hanno accolto le richieste della procura calcolando in circa 5 mesi il periodo di affidamento non ritenuto valido, dallo scorso novembre fino a fine marzo. I legali di Corona, Andrea Marini, Antonella Minieri e Ivano Chiesa, puntavano sulla concessione di un nuovo affidamento terapeutico, stavolta con una serie di restrizioni, tra cui la frequentazione costante di una comunità e la possibilità per lui di dormire in casa. La Procura generale inoltre ha fatto ricorso anche per chiedere la revoca del periodo precedente, da febbraio 2018 a novembre, passato da Corona sempre in affidamento: l’udienza in Cassazione si terrà a maggio.

Le violazioni delle prescrizioni da parte di Fabrizio Corona

Lo scorso marzo il giudice Simone Luerti aveva sospeso l’affidamento per una lunga serie di violazioni delle prescrizioni, in particolare, per l’insofferenza alle regole e per l’incomprensione della misura dell’affidamento, manifestate da Corona sia in un video su Instagram, sia in un’intervista di fine febbraio. Date le continue violazioni,  un programma terapeutico fuori dal carcere sarebbe per Corona “inadeguato”: lo scrive, riporta l’Ansa, il Tribunale di Sorveglianza di Milano, secondo cui la “ripresa” del “percorso” in carcere è la “soluzione non solo necessitata ma anche adeguata” al “livello di consapevolezza” dell’ex ‘re dei paparazzi’.

In una intervista a ‘Non è l’arena’ di Massimo Giletti Corona aveva ammesso di violare consapevolmente le prescrizioni dell’affidamento. “Lui non è un attore, non è un uomo di cultura, a lui la tv serve solo a fare delle risse”, ha detto l’Avvocato generale Gatto nell’udienza di martedì. Gatto ha fatto riferimento anche a un’altra intervista, nella quale Corona, dopo che l’Agenzia del demanio aveva disposto lo sfratto dalla sua casa confiscata, diceva che se ne sarebbe fregato e avrebbe continuato a stare in quella abitazione.

 

Fonte foto: ANSA

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