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Pakistan, valanga travolge 4 italiani. Morto un pachistano

Insieme agli italiani c'erano anche 3 pachistani. La squadra di soccorso partirà domani

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Sette alpinisti, di cui quattro italiani e tre pachistani, sono stati travolti da una valanga mentre erano impegnati in una spedizione in Pakistan. Secondo quanto riporta la Gazzetta, Stefano Pontecorvo, l’ambasciatore italiano in Pakistan, ha dichiarato che gli italiani sarebbero sopravvissuti; l’Ansa conferma che la valanga avrebbe provocato una vittima: uno dei tre pachistani.

Travolti da una valanga in Pakistan, l’incidente

L’incidente è avvenuto nelle prime ore del mattino, a quota 5300 metri nella valle di Ishkoman, nel distretto di Ghizer. L’esercito pachistano sta organizzando una missione di soccorso, ma a causa delle condizioni meteorologiche avverse e la distanza della base dal luogo dell’incidente, la squadra non partirà prima di domani.

Secondo quanto riferito dall’Ansa, i componenti della spedizione sono Tarcisio Bellò, Luca Morellato, David Bergamin e Tino Toldo. I membri pachistani invece sono Nadeem, Shakeel e Imtiaz; quest’ultimo sarebbe deceduto. I tentativi di mettersi in contatto con loro sono risultati difficili, essendo il luogo dell’incidente remoto. Alcuni tra i sei sopravvissuti sarebbero però rimasti feriti: tra questi il capo spedizione, Tarcisio Bellò, che avrebbe riportato delle fratture.

Italiani travolti dalla valanga, l’ultimo post su Facebook

Sul profilo Facebook di Tarcisio Bellò, un post di ieri in forma di diario evidenzia le difficoltà incontrate dagli alpinisti: “Le abbondanti nevicate ci hanno messo a dura prova sia nell’estenuante fatica di batter traccia, sia nel scegliere orari adatti ad evitare le possibili slavine da insolazione. Un paio di volte abbiamo ripiegato per non rischiare, come ieri che immersi nella nebbia più totale, bianco sotto bianco attorno, ci siamo arresi e lasciato una corda e altre attrezzature tecniche nel ghiacciaio. Due ore dopo è apparso il sole e una enorme slavina ha sepolto le nostre attrezzature coinvolgendo solo in parte la nostra traccia. Segno che avevamo scelto bene il percorso, ma non possiamo permetterci altri errori”.

Nel post sono riportate anche le parole del pachistano che ha perso la vita: “Imtyaz ha detto: ‘Due anni che proviamo questa montagna e finalmente abbiamo una chance’. L’emozione traspariva dalle sue parole. È già una grande esperienza e conquista per entrambi. Ce la metteremo tutta per riuscire ma questo è Alpinismo con la A maiuscola: saper tracciare una rotta tra mille ostacoli, dove nessuno mai è arrivato prima. Sono orgoglioso per me e per tutta questa incredibile squadra italo-pakistana. Felice anche per gli amici del Lions di Montecchio Maggiore che hanno creduto nella nostra iniziativa. Incrociamo le dita. Un saluto a tutti, un abbraccio fortissimo”.

La spedizione sarebbe dovuta arrivare in cima a una vetta dell’Hindu Kush, a 5800 metri; gli scalatori avrebbero dedicato la conquista a Franz Rota Nodari, colui che ha individuato la vetta, e ai due alpinisti Daniele Nardi e Tom Ballard, morti nel febbraio scorso sul Nanga Parbat.

Fonte foto: ANSA

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