Meloni e Salvini, polemica sulla mamma-nonna 61enne del Nebraska

La notizia della donna di 61 anni che ha partorito una bimba, concepita in vitro, per il figlio omosessuale e il marito, ha sollevato molte polemiche nel mondo della politica italiana. Sulla questione si sono espressi anche Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, e Matteo Salvini, ministro dell’Interno e leader del Carroccio.

Su Facebook, Giorgia Meloni scrive: “Donna di 61 anni partorisce una bambina per regalarla al figlio gay. È sua mamma, ma la chiameranno nonna. È suo fratello, ma lo chiamerà papà. Ecco la modernità della quale, secondo il pensiero unico, dovremmo andare tanto fieri. Io dico no“. Il dissenso giunge dopo la partecipazione al Congresso Mondiale della Famiglia, tenutosi a Verona a fine marzo, che a cui ha preso parte anche Matteo Salvini.

Su Twitter, il vicepremier scrive: “Io rispetto le scelte e la vita di tutti, ma questo è davvero troppo!“. E interviene su Facebook anche Raffaele Fitto, eurodeputato: “In Nebraska è nata una bambina da una mamma di 61 anni, che però è anche sua nonna… che ha messo a disposizione il suo utero al figlio e al suo compagno gay perché diventassero genitori. La piccola viene considerata un “dono d’amore”… Scusate, amici, ma a me una neonata che ha una nonna/mamma e un fratello/papà mi sembra una mostruosità genetica. Qui non c’entra la famiglia normale o “straordinaria”. Qui c’è solo un grande egoismo, altro che dono! Secondo voi?”.

Mario Adinolfi, a Mattino 5, a dichiarato: “Porre un limite è una questione determinante”. E aggiunge: “Abbiamo davanti una storia sostanzialmente incestuosa, in cui i bisogni degli adulti prevaricano il vero diritto, che è il diritto di quella bambina di avere una mamma”.

Molti utenti hanno espresso la propria opinione, divisa fra chi ritiene sbagliata la pratica della maternità surrogata, e chi la riconosce come gesto d’amore nei confronti di chi non può concepire.