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CRONACA ESTERA

Tifosi israeliani dispersi, potrebbero essere diventati ostaggi: ma la polizia di Amsterdam non sa nulla

Tre tifosi israeliani dispersi dopo gli scontri di Amsterdam di giovedì 7 novembre: si temeva che fossero stati presi in ostaggio

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Vincenzo Corrado

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo

Amsterdam è stata teatro di violenze e scontri nella serata di giovedì 7 novembre, in seguito alla partita di Europa League tra Ajax e Maccabi Tel Aviv. Dopo l’incontro, vinto dall’Ajax, diversi tifosi israeliani sono stati aggrediti da gruppi di manifestanti pro-palestinesi. Nella mattinata successiva agli scontri, il Ministero degli Esteri israeliano aveva segnalato che tre di loro risultavano dispersi. Sarebbero poi stati rintracciati e avrebbero contattato le famiglie: ma nell’attesa si era pensato che potessero essere stati presi come ostaggi. Dopo alcune indagini, la polizia di Amsterdam ha riferito di non avere altre informazioni.

Tifosi israeliani aggrediti: cosa è successo ad Amsterdam

Scontri accesi hanno coinvolto diverse zone di Amsterdam, con immagini condivise sui social che testimoniano momenti di alta tensione.

In alcuni video si vedono tifosi israeliani obbligati a dichiarare la loro religione o inseguiti con violenza, costretti a gridare slogan a favore della Palestina.

Momenti di tensione ad Amsterdam dopo la partita tra Ajax e Maccabi Tel Aviv

In altri filmati, tifosi del Maccabi Tel Aviv vengono ripresi mentre strappano bandiere palestinesi e intonano cori provocatori, contribuendo a esasperare l’atmosfera di ostilità.

La tensione era stata preannunciata dalla sindaca di Amsterdam, Femke Halsema, che aveva vietato una manifestazione pro-palestinese programmata in coincidenza con la partita. Il divieto, tuttavia, non è stato sufficiente a contenere gli scontri, sfociati in violenza su larga scala.

L’ipotesi dei tre ostaggi

Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, le aggressioni agli israeliani potrebbero essere state organizzate in anticipo, con vere e proprie imboscate preparate lungo i percorsi di uscita dallo stadio.

La polizia olandese ha arrestato decine di persone, mentre ci sarebbero anche diversi feriti ricoverati in ospedale.

Nel corso della giornata, il Consiglio di sicurezza olandese aveva invitato i cittadini israeliani presenti ad Amsterdam a rimanere nei loro alberghi o a spostarsi verso l’aeroporto per lasciare il Paese.

I media israeliani avevano parlato anche di 3 tifosi dispersi, forse addirittura presi in ostaggio.

Col passare delle ore, però, le forze dell’ordine hanno indagato per poi riferire di non avere “informazioni di rapimenti o persone scomparse”, per bocca del capo della polizia di Amsterdam, Peter Holla, citato dalla Bbc.

Sulle segnalazioni di israeliani che si credevano dispersi, Holla ha precisato sono stati rintracciati e hanno contattato le famiglie.

La condanna di Netanyahu

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha condannato con fermezza l’accaduto, definendo l’attacco come “premeditato e antisemita“.

Netanyahu ha predisposto l’invio di due aerei per il rimpatrio dei tifosi israeliani, in collaborazione con il primo ministro olandese, Dick Schoof, che ha assicurato una risposta dura da parte delle autorità olandesi per individuare e perseguire i responsabili delle aggressioni.

Fonte foto: Getty Images

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