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Tetraplegico dopo Ciao Darwin, il silenzio di Bonolis che ancora pesa a Gabriele Marchetti: il racconto

Il concorrente di Ciao Darwin, rimasto tetraplegico dopo l'incidente, ha raccontato di non aver mai ricevuto messaggi da parte di Paolo Bonolis

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Mirko Ledda

EDITOR E FACT CHECKER

Scrive sul web da 15 anni, muovendo i primi passi come ghost writer e facendo attività di debunking delle notizie false. Si occupa principalmente di pop economy, con particolare attenzione ai temi legati alla tecnologia e al mondo digitale, all'industria alimentare e alla sanità.

Gabriele Marchetti era un uomo attivo e perennemente impegnato. Poi una serata che sarebbe dovuta essere all’insegna del divertimento gli ha cambiato la vita per sempre. Succedeva il 17 aprile 2019. Sono dunque passati più di tre anni dalla prova fisica all’interno della trasmissione Ciao Darwin che lo ha reso tetraplegico.

A raccontare come si sente, e il silenzio del conduttore del programma, è stato lui stesso al Corriere della Sera. “Prima di quel giorno ero un uomo che faceva mille cose“. Poi la caduta sui rulli durante il gioco del Genodrome “adesso per me è finito tutto”, ha dichiarato.

Le sue giornate oggi sono “noiose e molto lunghe, poiché non posso fare niente, nessuna attività. Sono completamente privo di autonomia e dipendo totalmente da mia moglie Sabrina e mio figlio Simone per lo svolgimento di ogni atto quotidiano”.

Il racconto dell’incidente di Gabriele Marchetti a Ciao Darwin

Durante la sua “prima vita” Gabriele Marchetti ha “sempre lavorato”, anche il giorno della tragedia. Poi intorno alle 11 si era recato agli studi Titanus per la registrazione della puntata di Ciao Darwin.

Era “contento per la novità di poter partecipare a una trasmissione televisiva e fare una nuova esperienza. Avevo condiviso, come sempre, con Simone e Sabrina quest’avventura”.

Paolo Bonolis e Luca Laurenti durante la registrazione di una puntata di Ciao Darwin.

“Pensavo di passare una serata diversa e divertirmi“, ha sottolineato. Poi il terribile incidente che ha cambiato ogni cosa.

“Ero finito in acqua a testa in giù, con le gambe rannicchiate e le braccia raccolte. Pensavo che sarei affogato perché non riuscivo a muovere nulla. Poi ho sentito i soccorritori, che sono intervenuti immediatamente”, ha ricordato.

Il processo contro i dirigenti per i rulli e la prova impossibile

Il Genodrome, il gioco di forza fisica e abilità di Ciao Darwin, è al centro del processo contro quattro dirigenti, accusati di lesioni gravissime.

La superficie dei rulli sarebbe infatti stata resa “scivolosa” per rendere la prova più difficile. Causando la caduta di Gabriele Marchetti.

Dopo la quale nulla è stato più lo stesso per l’uomo, rimasto tetraplegico. “Per me è stato il crollo totale. Mi sono sentito disperato, come i miei familiari”, ha dichiarato ancora al Corriere della Sera. “Ci siamo ritrovati da un giorno all’altro con la vita completamente stravolta”.

L’amaro in bocca: “Paolo Bonolis non mi ha mai cercato”

Nonostante i tre anni passati dall’incidente, ha spiegato con l’amaro in bocca, “Paolo Bonolis non mi ha mai cercato per sapere come sto”.

“Neanche persone a lui vicine mi hanno mai contattato“, ha sottolineato Gabriele Marchetti. “Soltanto qualcuno della produzione all’inizio si è fatto sentire per telefono e per mail con la mia famiglia per conoscere la mia condizione fisica”.

Dagli uffici di Ciao Darwin, nel primo periodo, “si sono messi a disposizione per ogni eventuale nostra necessità. Poi però non ci sono stati altri contatti“.

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