Terza dose vaccino Covid, allarme di Bassetti: perché forse è "tardi"

Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, ha commentato ad ‘Adnkronos Salute’ l’intervento di Sergio Abrignani, immunologo e componente del Comitato Tecnico Scientifico, al ‘Corriere della Sera’, in cui ha parlato di “terza dose di vaccino tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo”.

Terza dose vaccino Covid: il punto di vista di Bassetti

Bassetti ha spiegato: “Per quanto riguarda la terza dose non vorrei che la partenza a fine anno per alcuni fosse troppo tardi. Forse vale la pena, per i fragili e gli immunodepressi, pensare a iniziare con il richiamo anche prima”.

L’infettivologo ha aggiunto: “Il discorso è più a chi fare la terza dose che quando partire. Identifichiamo chi può beneficiare della terza dose: ultra fragili, trapiantati, dializzati, immunodepressi, qualche ultra 80enne. I casi vanno studiati e poi gli si offra la terza dose”.

La chiosa finale di Matteo Bassetti: “Io non credo che sia un problema di tempo, perché se uno non ha risposto all’immunizzazione del vaccino gli va fatta la terza dose il prima possibile. Quindi, più che dire ‘facciamo per tutti a fine anno’, sarebbe meglio dire prima a chi la facciamo e, se è da fare, farla il prima possibile”.

Terza dose vaccino Covid: cosa ha detto Abrignani

Al ‘Corriere della Sera’, Sergio Abrignani aveva detto: “Le persone vaccinate per prime a gennaio, i medici, a settembre o ottobre saranno a 9 mesi dalla doppia dose e tecnicamente il loro Green Pass non sarebbe più valido. È ragionevole prevedere una proroga a 12 mesi. La protezione del vaccino diminuisce nel tempo però si mantiene comunque alta”.

E poi: “Intanto finiamo di immunizzare entro ottobre l’80% dei vaccinabili, poi si penserà alla terza dose a fine anno o all’inizio del prossimo”.