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Terrorista dell'Isis arrestato a Torino, è Halili Elmahdi: scarcerato nel 2023, perché non era stato espulso

Arrestato a Torino Il terrorista dell'Isis Halili Elmahdi: già finito in manette in passato, era stato scarcerato nel 2023 ma non era stato espulso

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Halili Elmahdi, terrorista dell’Isis, è stato arrestato a Torino: già finito in manette in passato, era stato scarcerato alla fine del mese di luglio del 2023, ma per intoppi burocratici non era stato espulso.

L’arresto del terrorista dell’Isis a Torino

Come riportato dall’agenzia ‘ANSA’, la Digos di Torino, guidata dal dirigente Carlo Ambra, ha fermato Halili Elmahdi, considerato l’autore dei primi testi di propaganda jihadista scritti in italiano.

Marocchino naturalizzato italiano, di 29 anni, è accusato di associazione terroristica dello Stato Islamico.

Una foto di Elmahdi Halili risalente a un precedente arresto del 2018.

Perché Halili Elmahdi non era stato espulso dall’Italia

Halili Elmahdi era stato arrestato già due volte, nel 2015 e nel 2018, quando viveva a Lanzo, in provincia di Torino, sempre con l’accusa di terrorismo e di legami con il Daesh, di cui portava avanti una campagna di radicalizzazione e proselitismo condotta sul web. Dopo la condanna gli era stata tolta la cittadinanza italiana.

A fine luglio del 2023, come detto, era stato scarcerato, ma alcuni intoppi burocratici non avevano reso possibile la sua espulsione.

L’inchiesta su Halili Elmahdi

Secondo gli inquirenti, durante la sua detenzione avrebbe rafforzato il suo credo fondamentalista, assumendo sempre più atteggiamenti violenti, all’interno del carcere, ma anche dopo, al ritorno in libertà.

Dall’inchiesta della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura di Torino, è emerso che sia nel suo periodo di detenzione carceraria che successivamente dopo essere tornato in libertà, ha dichiarato con orgoglio di continuare ad appartenere all’Isis paventando più volte propositi bellicosi e violenti.

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