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Terrorismo, foreign fighter italiano accusato di tortura arrestato a Brescia. Era andato in Siria con l'Isis

L'uomo, un 28enne italiano di origine marocchina, era andato in Siria per combattere con l'Isis, era stato poi catturato dai curdi a Kobane

Pubblicato:

Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

La polizia di Brescia ha arrestato un foreign fighter italiano di origini marocchine di 28 anni. Attualmente detenuto, dopo essersi radicalizzato il giovane era partito per la Siria per andare a combattere tra le fila del gruppo terroristico Stato Islamico. Già condannato a quattro anni di carcere, è accusato di terrorismo, tortura e odio razziale.

Arrestato foreign fighter

La polizia di Brescia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip su richiesta della procura, nei confronti di un 28enne italiano di origini marocchine, Samir Bougana.

Il giovane, già in carcere, è accusato di sequestro di persona e lesioni personali, “aggravati dall’avere adoperato sevizie e agito con crudeltà nonché dalla finalità di terrorismo e dell’odio razziale”.

Chi è Samir Bougana

Originario del Marocco, Samir Bougana è nato a Gavardo, in provincia di Brescia. Nel 2010 si è trasferito in Germania, poi nel 2015 in Siria con una donna diventata sua moglie.

Il 28enne aveva iniziato in Italia e poi completato in Germania un percorso di adesione ideologica alla Jihad islamica che lo aveva poi portato ad andare in Siria per combattere tra le fila dell’Isis.

Nel 2019 era stato catturato dalle milizie curde a Kobane e poi riportato in Italia al termine di una complessa operazione condotta in stretto raccordo con Aise, Fbi e autorità siriane.

Nel luglio del 2020 il Tribunale di Brescia ha condannato Samir Bougana a 4 anni di reclusione, sentenza poi confermata in Appello.

Le accuse di terrorismo e tortura

Le successive indagini condotte dalla Digos, in collaborazione con la polizia tedesca, hanno fatto emergere altri gravi fatti che avrebbero visto protagonisti Samir Bougana.

Il 28enne italo-marocchino avrebbe sequestrato, torturato e seviziato almeno due persone, tra cui un adolescente, che si erano rifiutate di combattere per l’Isis. Decisive le testimonianze delle vittime delle torture, attualmente rifugiate in Germania.

Un testimone in particolare ha raccontato di torture perpetrate con scariche elettriche nei confronti di detenuti curdi al fine di costringerli alla conversione all’Islam.

Fonte foto: ANSA

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