Terremoto in Giappone collegato all'aereo in fiamme a Tokyo: velivolo della Guardia Costiera consegnava aiuti
Un aereo di linea si è scontrato contro uno della Guardia Costiera in Giappone: era impegnato a consegnare aiuti dopo il fortissimo terremoto
Due giorni d’inferno. Il 2024, per il Giappone, è iniziato con un terremoto di magnitudo 7.6 che al momento ha causato oltre 50 morti, seguito da altre scosse anche martedì 2 gennaio, con una di magnitudo 5.6. E nella stessa giornata, all’aeroporto di Tokyo-Haneda, un aereo della Japan Airlines è atterrato avvolto dalle fiamme, dopo essersi scontrato con un velivolo della Guardia Costiera, in volo perché impegnato a consegnare aiuti ai terremotati. Un destino tragico, che ha causato la morte di 5 dei 6 membri dell’equipaggio, col solo pilota in salvo.
- L'aereo della Guardia Costiera
- Chiuso l'aeroporto di Tokyo-Haneda
- Il racconto del testimone dell'incendio sull'aereo
L’aereo della Guardia Costiera
Secondo quanto riferito da Sky News, l’aereo della Guardia Costiera coinvolto nella collisione all’aeroporto Haneda di Tokyo era diretto alla base dello scalo di Niigata: doveva prestare assistenza nei soccorsi per il terremoto di magnitudo 7.5.
Si tratta di un velivolo Bombardier Dash-8, un aereo a corto raggio a elica che in genere ha tra i 50 e gli 80 posti.
Chiuso l’aeroporto di Tokyo-Haneda
L’aeroporto di Tokyo-Haneda è stato chiuso dopo l’incidente.
Il ministro dei Trasporti, Tetsuo Saito, ha spiegato che sarà fatto il possibile per riaprirlo entro la giornata di mercoledì 3 gennaio.
Saito ha aggiunto che è stata avviata inoltre un’indagine sull’incidente da parte degli investigatori della sicurezza aerea e della polizia e che i funzionari stanno facendo del loro meglio per evitare ritardi nella consegna degli aiuti alle zone colpite dal terremoto di lunedì 1° gennaio e in altre operazioni per le zone terremotate.
Il racconto del testimone dell’incendio sull’aereo
Tra i passeggeri a bordo dell’aereo della Japan Airlines che ha preso fuoco sulla pista dell’aeroporto di Tokyo-Haneda c’era anche un 17enne svedese, A.D., che ai microfoni del quotidiano Aftonbladet ha dichiarato che:
“L’intera cabina si è riempita di fumo nel giro di pochi minuti. Ci siamo buttati a terra. Poi sono state aperte le porte di emergenza e ci siamo lanciati fuori. Il fumo bruciava come all’inferno, era un inferno, non avevamo idea di dove andare così abbiamo semplicemente corso finendo nel campo. Era il caos”.