Superbonus cambia in base all'Isee: detrazione al 100% per chi non supera i 15 mila euro, la proposta di legge
Tornano i bonus edilizi, con sconti fino al 100% delle spese per chi vuole ristrutturare casa rendendola più efficiente
Il Superbonus potrebbe tornare. Una nuova proposta di legge potrebbe istituire nuovamente una detrazione al 100%, ma solo entro nuovi criteri. L’Italia deve adeguarsi ai parametri europei per i consumi energetici degli edifici entro il 203o.
- Le nuove detrazioni per ristrutturare casa
- Come si arriva al 100%
- Sconto in fattura e cessione di credito
Le nuove detrazioni per ristrutturare casa
Dopo la progressiva chiusura del Superbonus, che terminerà nel 2024, il governo vuole riordinare gli incentivi per la ristrutturazione energetica e sismica delle abitazioni.
Allo studio dei tecnici dell’esecutivo, in vista dell’elaborazione della legge di bilancio del prossimo anno in autunno, c’è un piano per contributi con un’aliquota del 60%, che sarebbe restituita dallo Stato sotto forma di sgravi fiscali.
Si starebbe pensando anche ad un limite di spesa massimo, oltre il quale il risarcimento non sarebbe più applicabile. Al momento la cifra più probabile sembra essere la soglia dei 100.000 euro.
Come si arriva al 100%
I dettagli della nuova legge che dovrebbe sostituire il superbonus, proposta dalla Lega in Commissione Finanze alla Camera, si capiranno solo in seguito, e sono legati soprattutto alle risorse che il governo avrà a disposizione.
Si starebbe però pensando ad una strada per raggiungere il 100% di detrazione, ottenendo quindi la totalità della spesa indietro, come accadeva per il Superbonus 110%.
Lo sconto sarebbe però legato ai parametri Isee. Chi dichiara un reddito inferiore ai 15.000 euro annui avrebbe diritto al 100% di rimborso, secondo la prima versione del testo della legge.
Sconto in fattura e cessione di credito
Una nuova serie di incentivi si rende necessaria per la nuova normativa europea, in via di approvazione, sui consumi energetici delle case. Entro il 203o l’UE vuole che gli edifici più inquinanti siano ristrutturati e resi più efficienti, per ridurre i consumi.
Nel nostro Paese si parla, dalle prime stime che però non tengono conto della differenza tra la classificazione energetica italiana e quella ancora non definitiva che utilizzerà l’Unione, di 7,7 milioni di edifici coinvolti.
Intanto, per i nuovi contributi, il governo starebbe pensando di introdurre una delle opzioni più controverse del vecchio Superbonus. Si tratta dello sconto in fattura e della cessione di credito. Anche in questo caso però, la possibilità di accedere a queste modalità di pagamento sarebbe vincolata all’ISEE.