Super missile Sarmat, ecco quando sarà operativo. La nuova minaccia di Putin: "Svilupperemo altre armi"
Putin ha affermato che il super missile intercontinentale Sarmat sarà operativo molto presto. Poi ha annunciato che saranno sviluppate nuove armi
Il presidente russo Vladimir Putin è intervenuto al Cremlino per interfacciarsi con i giovani diplomati dell’accademia militare. In questa occasione, come riporta l’agenzia Tass, il leader russo ha dichiarato che il super missile balistico intercontinentale Sarmat sarà presto operativo.
Il super missile intercontinentale Sarmat operativo entro fine anno
Nel corso del suo intervento, Putin ha detto che il missile Sarmat entrerà a regime entro la fine del 2022. Dopo i test effettuati negli ultimi mesi, con i quali l’esercito russo ha mostrato al mondo i propri muscoli, la temibile arma sembra quindi pronta a entrare in azione qualora necessario.
Secondo il ministero della Difesa russo, il missile è in grado di “penetrare ogni sistema di difesa missilistica esistente o futura”. Secondo Putin, il sistema missilistico darà garanzie di sicurezza alla Russia “contro le attuali minacce” e “farà riflettere coloro che ci stanno minacciando”.
Le caratteristiche del super missile Sarmat
Il primo lancio del missile balistico intercontinentale Sarmat è avvenuto lo scorso 20 aprile dallo spazioporto di Plesetsk, nella regione di Arkhangelsk. Il test ha confermato tutte le caratteristiche dell’arma in tutte le fasi del suo lancio.
Il missile balistico intercontinentale Sarmat è stato sviluppato presso il Makeyev State Rocket Center, ed è prodotto presso l’impresa Krasmash. Secondo le stime degli esperti, l’RS-28 Sarmat è in grado di trasportare una testata MIRV del peso fino a 10 tonnellate in qualsiasi località del mondo, sia al polo nord che al polo sud, secondo quanto riferisce la Tass.
L’arsenale russo e la promessa di Putin: “Svilupperemo armi basate su nuovi principi fisici”
Oltre alle nuove armi testate sul campo di battaglia, le truppe russe hanno iniziato a ricevere sistemi di difesa antiaerea S-500 all’avanguardia e anti-missili balistici che non hanno rivali al mondo, secondo quanto sottolineato da Putin.
Sempre nel corso del suo incontro con i diplomati dell’accademia militare, Putin ha ribadito le priorità dell’esercito russo in relazione ai delicati equilibri internazionali che si sono formati dopo l’invasione dell’Ucraina.
“Continueremo a sviluppare e rafforzare la nostra armata – ha detto il leader, come riporta la Tass – tenendo conto delle potenziali minacce e rischi militari, sulla base delle lezioni dei moderni conflitti armati; miglioreremo la loro composizione”.
“Dovremo utilizzare la robotica, i più recenti mezzi di comando e ricognizione, droni più ampi, molto più ampi”, ha proseguito il capo di Stato. Putin ha inoltre menzionato l’intenzione di “sviluppare attivamente armi basate su nuovi principi fisici. Sto parlando di armi laser, elettromagnetiche e di altro tipo”.