Super Green pass a lavoro, cosa cambia a gennaio per i lavoratori. Nuovo Cdm il 5 gennaio, stretta in arrivo
Il 5 gennaio è previsto un nuovo Cdm in cui si parlerà dell'estensione dell'obbligo di super Green pass per tutti i lavoratori
Il nuovo decreto Covid con le nuove regole sulla quarantena e il super Green pass è appena entrato in vigore, ma già si parla di ulteriori modifiche. È infatti previsto per il 5 gennaio un nuovo Consiglio dei ministri che si concentrerà sul tema dell’estensione del super Green pass a lavoro.
- Super Green pass a lavoro, nuovo Cdm il 5 gennaio
- Green pass, le regole in vigore a lavoro
- Super Green pass a lavoro, partiti divisi
Super Green pass a lavoro, nuovo Cdm il 5 gennaio
L’ipotesi era stata evocata già dal ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, che qualche giorno fa a Norcia aveva ancora una volta ribadito l’utilità della certificazione verde rafforzata nell’ambito della lotta alla pandemia.
Già negli ultimi Cdm il tema del super Green pass a lavoro è stato oggetto di discussione, ma senza che si riuscisse a trovare un compromesso tra le parti. Tuttavia, riporta l’Ansa, il 5 gennaio dovrebbe essere convocato un nuovo Cdm incentrato sull’estensione dell’obbligo del super Green pass per tutti i lavoratori.
SONDAGGIO – Super Green pass a lavoro, cosa ne pensi?
Green pass, le regole in vigore a lavoro
Al momento, è sufficiente sottoporsi a un tampone con esito negativo per recarsi a lavoro, sia nel pubblico che nel privato. Ma in futuro potrebbe essere necessario essersi vaccinati, con l’estensione del super Green pass anche all’ambito lavorativo, qualora si giunga a un accordo in Cdm.
Il tema, chiaramente, è molto controverso, in quanto appare a molti come un ulteriore passo verso un obbligo vaccinale indiretto. Il super Green pass, lo ricordiamo, si ottiene dopo aver completato il ciclo di vaccinazione primario contro il Covid, o dopo essere guariti dalla malattia.
Il super Green pass è già obbligatorio per accedere a diversi luoghi, eventi e attività, e subirà un’ulteriore stretta a partire dal 10 gennaio (qui il testo del nuovo decreto Covid). In aggiunta, potrebbe quindi diventare un requisito fondamentale anche per recarsi a lavoro, e dunque costringere milioni di persone non ancora vaccinate a sottoporsi al vaccino.
Super Green pass a lavoro, partiti divisi
I partiti, su questo argomento, sono divisi. Se da un lato i governatori di Regione chiedono un’ulteriore stretta e in alcuni casi anche l’obbligo vaccinale, Lega e Movimento Cinque Stelle sono contrari all’imposizione del super Green pass a lavoro, ma per motivi diversi.
Super Green pass a lavoro, la posizione della Lega
Per la Lega, il super Green pass a lavoro sarebbe equiparabile a un obbligo vaccinale, e il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti sostiene che lo Stato dovrebbe dunque assumersi le responsabilità di una tale scelta.
Super Green pass a lavoro, la posizione del M5s
Per il Movimento Cinque Stelle, invece, il discorso è leggermente diverso. Stefano Patuanelli, capodelegazione del M5s, ha affermato: “Qual è la ratio di distinguere tra lavoratori e disoccupati? Non siamo contrari al Green pass rafforzato, ma dobbiamo fare le cose con raziocinio. Forse a questo punto conviene ragionare sull’obbligo vaccinale”.
Super Green pass a lavoro, la posizione del Pd
Critico il Pd, nei confronti dei muri innalzati dalla Lega. Il senatore Dario Stefano ha scritto su Twitter: “Ancora una volta la Lega di Salvini vuole impedire al Governo di prendere iniziative forti contro la pandemia. Un atteggiamento non più tollerabile. Si decida subito il super Green pass per tutti i lavoratori”.
Super Green pass a lavoro, la sfida di Draghi
La marcia verso l’estensione dell’obbligo di certificazione verde rafforzata sembra ormai partita, e come sempre spetterà al premier Mario Draghi conciliare le parti in disaccordo.
Tuttavia, emergono già alcune criticità: sarebbe difficile distinguere l’obbligo di super Green pass per categorie di lavoratori. Si tratta di nodi che potrebbero rendere necessario un confronto con le parti sociali, sindacati e imprese, che potrebbe avvenire già la settimana prossima.