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Suore licenziate dal convento negli Usa, cacciate dal Vaticano per "apostasia": che cosa significa

Suore licenziate da un convento negli Stati Uniti, con il Vaticano che ha deciso di allontanarle dalla vita religiosa cattolica per “apostasia”

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

Espulse per insubordinazione e disobbedienza o, per dirla tecnicamente, per “apostasia”: con questi motivi il Vaticano ha allontanato da un convento in Texas alcune suore, che sono state anche licenziate dall’ordine carmelitano del quale facevano parte.

Suore licenziate dal convento in Texas

Arlington, Texas: alcune suore membri di una di una comunità religiosa di Carmelitane, sono state “esclautrate per apostasia”, con l’accusa di “insubordinazione e disobbedienza nei confronti dell’autorità ecclesiastica”.

Le suore allontanate hanno però difeso la propria posizione, affermando che “ciò che è iniziato nell’aprile 2023 con una falsa accusa contro la nostra Madre Priora e che è stato perseguito senza sosta dal vescovo Olson per i suoi scopi personali è stato aggravato nel tempo, tanto che ora siamo arrivati ​​al punto in cui si afferma che siamo stati dimessi dalla vita religiosa e che in qualche modo abbiamo ‘disertato notoriamente dalla Fede’, ma sono affermazioni false”.

Alcune suore (qui una immagine di archivio) sono state licenziate da un convento negli Stati Uniti per “apostasia”

L’espulsione delle suore è avvenuta la scorsa settimana, precisamente giovedì 28 ottobre, e le donne licenziate hanno già dichiarato che continueranno con la loro “vita di preghiera e sacrificio nella tradizione dei Carmelitani Scalzi per la Chiesa e il mondo”.

Le dichiarazioni delle suore

“Qualsiasi affermazione che ci siamo allontanate dalla fede cattolica è ridicola dato che preghiamo ogni giorno per il Santo Padre, Papa Francesco e il nostro vescovo, Michael Olson” hanno fatto sapere le suore allontanate.

“Inoltre crediamo fermamente e professiamo tutto ciò che la Santa Chiesa crede, insegna e proclama di essere rivelato da Dio – chiariscono poi sul loro sito- Le controversie sui desideri di un uomo e sulle regole fatte dall’uomo non ci escludono dalla Chiesa”.

Proprio il sito web delle suore è stato il principale strumento di comunicazione pubblica negli ultimi 18 mesi, dove hanno apertamente combattuto con il vescovo Olson in seguito alle sue accuse secondo cui la priora eletta dalla loro comunità, Madre Teresa Agnes Gerlach, aveva commesso “peccati contro la castità”.

L’accusa di apostasia

Come detto, le religiose incriminate sono ufficialmente state “esclautrate per apostasia”, un termine con il quale il Vaticano le accusa di aver abbandonato la propria religione (parola che deriva dal greco e vuol dire proprio “stare lontano”).

Sebbene una tale posizione non costituisca reato, nell’ambito del diritto canonico esistono diverse situazioni di rifiuto e di allontanamento dalla Chiesa, come l’abbandono pubblico o notorio della fede, l’abbandono mediante atto formale o il cosiddetto “delitto di apostasia”.

Per il Vaticano quindi, le suore di Arlington si sarebbero macchiate del peccato di aver abbandonato la fede, motivo per il quale sono state allontanate dal loro ordine. È chiaro però che le dirette interessate hanno una visione diversa di quanto accaduto, e non smetteranno di pubblicare sul loro sito per far sentire la propria voce.

Fonte foto: ANSA

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