Studente di Varese in gita a Malta sfregia monumento del Neolitico: condannato a 2 anni
Il 18enne ha inciso le sue iniziali su un portale di un complesso monumentale sull'isola maltese di Gozo, dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco
In viaggio d’istruzione con la scuola a Malta, ha pensato bene di incidere le iniziali in quella che credeva fosse una semplice pietra, ma che invece era un reperto del Neolitico dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Uno studente di Varese è stato condannato a due anni e 15mila euro di multa per aver sfregiato un monumento del complesso religioso di Gigantia, sull’isola maltese di Gozo.
La condanna allo studente
Come riportato da Repubblica, il 18enne era andato in gita qualche giorno fa con il suo istituto nell’isola minore dell’arcipelago di Malta, dove si trova il sito archeologico risalente a circa 5mila anni fa.
Lo studente è stato colto in flagrante da un addetto di sicurezza mentre incideva le lettere “B + L” sul portale di un tempio ed è stato fermato dalla polizia immediatamente convocata sul posto.
L’atto di vandalismo
A ricostruire la vicenda è l’agenzia governativa Heritage Malta in un comunicato diffuso ieri sul suo sito, nel quale condanna “senza riserve l’atto di vandalismo” dello studente che “ha causato danni irreparabili incidendo lettere su uno dei portali principali di questo monumento neolitico dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità”.
“Il giovane è stato citato in giudizio durante una seduta d’urgenza del Tribunale di Gozo – scrive l’Ente – è stato condannato a due anni di reclusione sospesa per quattro anni, che è il periodo massimo consentito dalla legge, e ad una multa di 15.000 euro”.
Il precedente sul Ponte Vecchio a Firenze
Un episodio simile è avvenuto anche nel nostro Paese soltanto qualche settimana fa, quando una turista spagnola ha scritto con un pennarello indelebile delle frasi sul Ponte Vecchio a Firenze.
La 22enne è stata denunciata per deturpamento e imbrattamento di monumento storico ai sensi del codice penale, reato per il quale rischia la reclusione fino a cinque anni e una multa da 2.500 a 15.000 euro.
L’articolo di riferimento è il 518 duodecies c.p., il quale sanziona “chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende in tutto o in parte inservibili o non fruibili beni culturali o paesaggistici propri o altrui”.
Non è la prima volta che il Ponte Vecchio è stato vandalizzato con delle scritte da turisti: nel luglio del 2018 un’americana di 56 anni è stata denunciata per avere scritto alcune frasi sul ponte con un pennarello indelebile. All’epoca la pena prevista era minore: reclusione fino a un anno e multa fino a 3.000 euro.