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CRONACA NERA

Studente 23enne suicida a Padova, sui social l'accusa allo stalker prima di morire: aperta indagine

Uno studente di 23 anni si è suicidato a Padova dopo aver accusato, nel suo addio sui social, un conoscente di essere uno stalker: aperta l'indagine

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Non è chiuso il caso dello studente 23enne che si è suicidato a Padova, lanciandosi dal’11esimo piano di un palazzo in pieno centro. Circa un’ora prima di togliersi la vita il ragazzo aveva pubblicato sul suo profilo Instagram sette “stories” con le quali diceva addio, ma mostrava anche due profili falsi aperti con la sua identità e accusava di stalking un individuo, con tanto di nome e cognome. Sono questi dettagli che hanno spinto la procura patavina ad aprire un fascicolo d’indagine, al momento senza ipotesi di reato.

Il suicidio dello studente a Padova

L’argomento dei due profili falsi apparirebbe nelle cinque pagine scritte a mano che il ragazzo ha fatto trovare nel suo zaino, dicendo sui social prima di suicidarsi di aver messo lì “la sua tesi”.

Nato in Russia ma adottato a quatto anni insieme alla sorella da una famiglia di Romano d’Ezzelino (Vicenza), il 23enne si è tolto la vita nel tardo pomeriggio di mercoledì 11 settembre in uno dei condomini di piazzetta Conciapelli, in centro a Padova, dove studiava Storia. Un percorso di studi che stava per portare a compimento, con appena cinque esami mancanti alla laurea.

La zona del centro di Padova dove lo studente si è tolto la vita gettandosi dall’undicesimo piano di un palazzo

L’addio suo social

Come riportato dal Corriere della Sera, le paure legate ai risultati sullo studio e l’angoscia del futuro dopo l’università sarebbero state tra le motivazioni del gesto estremo riportate dal 23enne in quella sorta di “testamento morale” lasciato nel suo zaino.

Un addio dato anche sul suo profilo social da 500 follower, nel quale, poco prima di suicidarsi, pubblicherà sette storie, i post della durata di 24 ore: due foto di pupazzi di peluche accompagnate dalla musica del film di animazione “Up”, con su scritto “L’orsetto del cuore” e “Fai del bene”, e poi tre selfie, due con il sottofondo della canzone “Forever Young” (“Per sempre giovane”) e un ultimo scattato nel cortile antico di Palazzo del Bo, sede dell’Università di Padova, con la frase: “Grazie di tutto”.

Le accuse allo stalker

Dal suo profilo Instagram il 23enne ha però lanciato anche delle accuse di stalking contro una persona, che non sono state riscontrate nelle cinque pagine fatte trovare nella sua stanza.

Mostrando le immagini di due profili falsi aperti con il suo nome, lo studente ha citato un soggetto conosciuto a scuola, che sarebbe originario del Trevigiano: “Quanto vorrei spaccargli i denti a quel G.E. stalker. Ma la violenza non è per me, io faccio del bene”.

“Non capiamo come possa essere successa una cosa del genere, ma vogliamo scoprirlo” ha detto al Corriere della sera la nonna.

Fonte foto: 123RF

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