Strage Erba, il legale di Olindo Romano e Rosa Bazzi promette revisione del processo: nuove prove e testimoni
L'avvocato difensore dei coniugi Romano promette novità sul caso: grazie a nuove prove e testimonianze acquisite chiederà la revisione del processo
Uno degli avvocati difensori di Olindo Romano e Rosa Bazzi, i coniugi condannati all’ergastolo nel 2011 per la strage di Erba, promette novità circa una pagina di cronaca nera su cui aleggiano ancora alcuni misteri. Secondo quanto riporta l’agenzia DIRE, l’avvocato Fabio Schembri ha raccontato in un’intervista a “Crimini e Criminologia” su Cusano Italia TV di avere acquisito nuovi elementi che potrebbero ribaltare la sentenza.
La richiesta di revisione del processo
Il legale ha rivelato che il collegio difensivo dei coniugi Romano è in procinto di presentare una richiesta di revisione del processo culminato con la condanna all’ergastolo per i due. Ha spiegato che per chiedere una revisione di un processo è necessario fornire delle nuove prove, ed è proprio su questo che sono state convogliate le energie dei difensori.
L’avvocato ha affermato che “si è cercato sempre di annacquare quelli che erano dei dati tecnici, per puntare su un movente flebile come quello delle liti condominiali”. Ma per Schembri bisognerebbe concentrarsi su altri aspetti della vicenda, come “il traffico di sostanze stupefacenti” che aveva luogo nell’abitazione di Raffaella Castagna, moglie di Azouz Marzouk, e una delle vittime della strage.
Nuove prove e testimonianze
Il legale ha inoltre annunciato di aver trovato anche un nuovo testimone, amico di Azouz, che era residente proprio nella strada in cui avvenne la tragedia. Secondo il testimone, prima che avvenisse la strage si erano verificate delle liti per droga che erano culminate anche con accoltellamenti.
Sempre stando alle parole del testimone, nell’appartamento di Raffaella Castagna erano conservati alcuni valori provenienti dal traffico di droga.
Altri elementi descritti dal legale riguardano invece alcune intercettazioni mancanti e la testimonianza di un carabiniere relativa proprio alle intercettazioni. Secondo il carabiniere, le operazioni di intercettazione si svolsero senza irregolarità, cioè senza interruzioni, altrimenti sarebbero state segnalate.
Ma questo non spiega allora la mancanza di alcune intercettazioni, che secondo l’ipotesi del legale sarebbero quindi state fatte sparire.
Olindo Romano e Rosa Bazzi oggi
L’avvocato Schembri ha raccontato poi come procede la vita di Rosa Bazzi e Olindo Romano: i due, detenuti in due strutture differenti, hanno ricominciato a vedersi dopo il Covid, periodo durante il quale era permesso loro di avere contatti solo telefonicamente.